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Bono e Andrissi (M5S): “Rischio abbandono pazienti cronici. Servono gli assegni di cura”


10 LUG - "Il Piano cronicità di Saitta e Chiamparino rischia di far scivolare nel limbo migliaia di famiglie piemontesi che hanno un parente con patologie croniche, magari non autosufficiente. Non sono infatti previste coperture finanziarie, il tutto è rinviato ad un disegno di legge per creare il fondo socio-sanitario integrato, in cui far confluire fondi sanitari e fondi sociali. Eppure sarebbe possibile dare risposte territoriali tramite i medici di famiglia e il potenziamento dell'attività domiciliare come previsto dalla legge regionale 10/2010. Nel merito è stato approvato un nostro ordine del giorno che chiede definire al più presto il provvedimento attuativo di questa legge (risalente ad 8 anni fa) che permetterebbe di erogare assegni di cura a chi accudisce a casa un parente non autosufficiente, evitando i costi di ricoveri inappropriati. Il Piemonte infatti è uscito dal piano di rientro e oggi ci sono più spazi di manovra: sembra quindi una scusa bella e buona quella di rinviare ancora l'attuazione della legge 10/2010". 
 
Questo il commento in una nota di Davide Bono, Consigliere regionale M5S Piemonte e Vicepresidente Commissione regionale Sanità, e Gianpaolo Andrissi, Consigliere regionale M5S Piemonte
 
"Altro aspetto preoccupante è l'introduzione di una sperimentazione gestionale del paziente cronico in appena 4 Asl, creando di fatto un Piemonte di serie A ed uno di serie B. Infine è del tutto evidente che, senza interventi immediati per l'informatizzazione completa della sanità piemontese, tutta la gestione integrata sarà impossibile. Unico segnale positivo l'approvazione di un emendamento a 5 Stelle per l'introduzione della figura dell'assistente sanitario nel team multidisciplinare di presa in carico del paziente cronico, un ruolo necessario per effettuare importanti interventi di prevenzione sanitaria. Troppo poco per esprimere da parte nostra un giudizio positivo sul provvedimento, sulla cui attuazione vigileremo attentamente", concludono.

10 luglio 2018
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