Forum Mediterraneo in Sanità 2018. “Il Sud può offrire tante occasioni per lo sviluppo del Servizio sanitario”
È partita oggi a Bari la seconda edizione che ha visto anche il raddoppio dei partecipanti. Giannotti: “Questa è l’edizione degli anniversari: 40esimo dalla nascita del Sistema Sanitario Nazionale, 40esimo della Convenzione di Alma Ata sulle cure primarie, 40esimo della legge 180 che ha permesso la chiusura dei manicomi. Non siamo qui per celebrare ma per capire ed analizzare quali sono i passi fatti in avanti e dove, invece, c’è bisogno di rivisitare il Sistema”.
13 SET - Nel nuovo centro congressi della Fiera del Levante di Bari ha preso oggi il via la seconda edizione del Forum Mediterraneo in Sanità che vede raddoppiare i suoi partecipanti – oltre 1.500 solo in mattinata - rispetto alla prima edizione del 2017.
“Che cosa può offrire il Mezzogiorno allo sviluppo della Sanità?”:
Vasco Giannotti, Fondazione Sicurezza in Sanità, apre con questa domanda il secondo Forum Mediterraneo in Sanità, spiegando il perché, per la seconda volta, è stata confermata la Puglia come sede della manifestazione, per la sua capacità di innovazione e di riorganizzazione.
“Questa è l’edizione degli anniversari – continua Giannotti: 40esimo dalla nascita del Sistema Sanitario Nazionale, 40esimo della Convenzione di Alma Ata sulle cure primarie, 40esimo della legge 180 che ha permesso la chiusura dei manicomi. Non siamo qui per celebrare ma per capire ed analizzare quali sono i passi fatti in avanti e dove, invece, c’è bisogno di rivisitare il Sistema. Partiamo dalla consapevolezza che il nostro è uno dei migliori Sistemi Sanitari al mondo che deve contemperare però, il suo bisogno di innovazione, con la necessaria sostenibilità economica”.
“Abbiamo voluto ricordare la poco nota Dichiarazione di Alma Ata – ha continuato
Giovanni Gorgoni, Direttore Generale AReSS Puglia – per la sua incredibile attualità. Molti dei dieci punti che la compongono fanno ancora parte delle massime aspirazioni del Sistema Sanitario, rimanendo però, ancora, non ottemperate: la identificazione della “Salute come lo stato di completo benessere sociale, fisico e psicologico” senza divisioni, quindi, tra la sfera sanitaria e quella sociale; la Partecipazione: secondo Alma Ata tutti i cittadini hanno il diritto e il dovere di partecipare alla definizione dei servizi; infine, il collegamento tra economia-sviluppo e salute, con il nesso indissolubile tra le due dimensioni, che si traduce nella necessità della integrazione delle politiche di sistema e di comunità.”
Per sottolineare l’importanza delle cure primarie, il Direttore Giovanni Gorgoni cita Atul Gawande – oggi scelto da Amazon per curare la salute di tutti i dipendenti del suo colosso. “Padre di molti protocolli scientifici e medico eroico, Gawande fa l’elogio di un’altra tipologia di medicina, quella “incrementale” basata su un approccio lungo e sul rapporto e il dialogo con il paziente. A supporto di questo tipo di medicina territoriale, molti studi hanno dimostrano che laddove si è incrementato il numero dei medici di medicina generale si è drasticamente abbassato il tasso di mortalità. Come ci insegna e ci ricorda Alma Ata, sta dunque tutto nel rapporto di fiducia, in quella medicina di cui troppo spesso si tende a vedere solo i costi, perché i benefici sono di lungo periodo, fatta del rapporto uno ad uno, tra medico e paziente.”
“Quest’anno la Puglia esce dal Piano Operativo – spiega
Giancarlo Ruscitti, Direttore Dip. Promozione della Salute Regione Puglia – guadagna una autonomia e una indipendenza che ci permetterà di raggiungere obiettivi importanti. Il primo, quello di ridurre la mobilità delle cure e riprenderci i 200 milioni di euro che ogni anno diamo ad altre Regioni. Trattenere risorse ci permetterà di far crescere il territorio e le professionalità: abbiamo già investito 20 milioni di euro nelle Scuole di Specializzazione di Bari e Foggia. Il secondo obiettivo, altrettanto importante, è diventare attrattivi per le altre Regioni meridionali.”
“Nonostante la grave crisi del 2008, il SSN ha tenuto bene - dichiara
Angelo Lino Del Favero DG Istituto Superiore di Sanità. La Puglia è la punta di diamante del Sud, sia dal punto di vista organizzativo che dello sviluppo delle nuove tecnologie in Sanità. Bene dunque che da qui si sviluppi un importante dibattito sui temi fondamentali per continuare sulla strada della ripresa, primi fra tutti la gestione delle criticità e la prevenzione”.
Conclude il momento di avvio del secondo Forum Mediterraneo in Sanità
Enrico Desideri - Presidente Fondazione Sicurezza in Sanità – elencando le sfide che verranno trattate nella due giorni della manifestazioni e confermando la Puglia Regione partner ideale anche per la prossima edizione.”
13 settembre 2018
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