Puglia. La protesta dei medici, D’Ambrosio Lettieri (Di): “La mobilitazione serva ad un decisivo cambio di passo. Siamo ad un punto di non ritorno”
“Il fallimento più totale di un modo di amministrare che, targato Vendola o Emiliano, rappresenta sempre e comunque, l’apoteosi del disastro di dodici anni di governo della sinistra”. Il senatore Luigi d’Ambrosio Lettieri (Direzione Italia) parla della sanità pugliese giunta, ha sottolineato, “ad un punto di non ritorno”. Il senatore punta sulla mobilitazione dei medici: “serva ad un decisivo cambio di passo”.
03 NOV - “La sanità pugliese è ormai ad un punto di non ritorno”. È così che il senatore
Luigi d’Ambrosio Lettieri (Direzione Italia), componente della commissione Sanità del Senato, commenta la situazione della sanità regionale, dopo che i camici bianchi hanno deciso di protestare.
“Adesso anche i medici, a giusta ragione - ha continuato il senatore - scendono in piazza per manifestare in maniera diretta, dopo essere rimasti inascoltati, esattamente come noi, tutto il loro disagio per una situazione insostenibile che, da una parte, mortifica dignità e professionalità, dall’altra pregiudica il rapporto medico-paziente a danno di tutta la società”.
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È il fallimento più totale - ha detto d’Ambrosio Lettieri - di un modo di amministrare che, targato Vendola o Emiliano, rappresenta sempre e comunque, l’apoteosi del disastro di dodici anni di governo della sinistra. Non solo liste d’attesa sempre più lunghe e vergognose, come ci racconta da tempo la cronaca regionale, ma anche livelli essenziali di assistenza che non raggiungono la soglia di sicurezza per i cittadini che, a fronte di servizi territoriali inadeguati, sono costretti da anni a pagare tasse altissime, tra cui l’odiosissima tassa sulla salute che non si ferma solo ad un euro in più per le ricette, ma va ben oltre con un vero e proprio dazio di 10 euro in più per ogni richiesta di visita specialistica”.
“Insomma . ha sottolineato il senatore -
è del tutto evidente come il livello di difficoltà in cui versa il sistema sanitario pugliese abbia abbondantemente superato la soglia di tollerabilità e di allarme, peraltro lanciato in tempi non sospetti da Direzione Italia, sia a livello locale che nazionale, anche con istanze portate davanti al ministro della salute. I cittadini pagano sulla propria pelle per la tortuosità dell’accesso ai servizi, che si traduce anche in un aumento esponenziale della mobilità passiva, oltre che delle liste di attesa e del ricorso al privato. Quando non si rinuncia proprio a curarsi e a fare prevenzione. E il personale sanitario è allo stremo, tra turni massacranti e carenze di organico”.
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La sostanziale debolezza del sistema di governance complessiva del sistema sanitario è da imputarsi, a mio avviso - ha aggiunto d’Ambrosio Lettieri - all’assenza di una visione complessiva. Un sistema complesso che per essere governato con efficienza ed efficacia, garantendo livelli essenziali di assistenza adeguati a fronte di tasse eque, l'esatto contrario della situazione attuale, deve necessariamente trovare una sintesi nelle sinergie interprofessionali, istituzionali e sociali che di fatto sono chiamate ogni giorno ad operare in trincea, ciascuna nel proprio ruolo. Il nodo della governance non può che essere affrontato in una logica di responsabilità di tutti gli attori in campo. Per questo - ha concluso il senatore -
mi auguro che la mobilitazione dei medici possa servire ad un decisivo cambio di passo”.
03 novembre 2017
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