Specializzandi non medici. D’Ambrosio Lettieri (DI): “Inaccettabile sperequazione. Dalla Puglia mi auguro sostegno alla nostra battaglia in Parlamento”
Il senatore interviene sulla proposta del consigliere regionale pugliese Borraccino. “Mi auguro che Borraccino voglia sostenere la battaglia che portiamo avanti da tempo anche portando all’attenzione dell’intero Consiglio regionale della Puglia una mozione per impegnare il Governo a risolvere definitivamente una grave ingiustizia”.
05 APR - “Non posso che condividere l’iniziativa del consigliere regionale
Cosimo Borraccino che chiede alla giunta pugliese di colmare la disparità di trattamento tra specializzandi medici e non medici. Risolvere l’annosa questione della equiparazione tecnica ed economica delle scuole di specializzazione di area sanitaria per laureati non medici a quelle dei laureati medici è stato in tutti questi anni un mio impegno instancabile. Una battaglia condotta in Parlamento insieme ad altri colleghi, anche di diversi schieramenti politici, che, dopo innumerevoli ordini del giorno, aveva prodotto anche l’approvazione di un atto di impegno da parte del Governo a riconoscere un diritto sacrosanto: quello degli specializzandi non medici, tra cui anche i farmacisti, a godere dello stesso trattamento economico attribuito ai medici per la frequenza dei corsi di specializzazione, atteso che a loro viene richiesta obbligatoriamente, come ai medici, la formazione specialistica con stesso impegno e stessi doveri. Ma con il Dl scuola approvato lo scorso anno, il governo di fatto ha vanificato tutti gli sforzi fatti. Così, allo stato attuale, nell’area sanitaria vi sono specializzandi di serie A e quelli di serie B, con conseguente sfruttamento legalizzato dei giovani specializzandi”.
Lo dichiara in una nota il senatore
Luigi d’Ambrosio Lettieri (Direzione Italia), componente Commissione Sanità Senato.
L’auspicio di d’Ambrosio Lettieri è che “il consigliere Borraccino voglia sostenere la battaglia che portiamo avanti da tempo anche portando all’attenzione dell’intero Consiglio regionale della Puglia una mozione per impegnare il governo a risolvere definitivamente una grave ingiustizia”.
Per il senatore “equiparare lo status giuridico, contrattuale ed economico fra tutte le classi di specializzazione ricomprese nel DM 68/2015, che prevedono medesime regole per conseguire i crediti formativi e maturare il monte orario della pratica professionalizzante, è un atto di civiltà, non solo giuridica, cui Parlamento e Governo non possono sottrarsi. Senza contare, poi, il danno alla comunità: infatti, la negazione di un inequivocabile diritto getterebbe le basi di un clamoroso, quanto logico e legittimo ricorso alla Corte europea, analogamente a quanto fatto dagli specializzandi medici che hanno ottenuto i contratti di specializzazione in questo modo, dando seguito ad una dilagante richiesta di risarcimenti anche retrodatati. L’altro aspetto da non trascurarsi – conclude d’Ambrosio Lettieri - è relativo al fatto che il mancato riconoscimento economico per gli specializzandi non medici assume anche rilievo sindacale poiché gli stessi prestano servizio come lavoratori con obbligo di effettuare attività assistenziale diretta sul paziente, esattamente come gli specializzandi medici”.
Lorenzo Proia
05 aprile 2017
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