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D’Ambrosio Lettieri (CoR): “No allo smantellamento del Di Venere”


Per il senatore l’ospedale è passato da fiore all’occhiello della sanità regionale a paradigma di politiche sbagliate. Auspicio è che vertici diano risposte concrete.

26 GEN - “La storia dell’Ospedale Di Venere di questi ultimi anni può tranquillamente rappresentare il paradigma della storia delle politiche sanitarie regionali dello stesso periodo: una struttura di consolidata tradizione scientifica e assistenziale - non solo motivo di orgoglio territoriale, ma anche affidabile polo attrattivo extraregionale - consegnata a una lenta agonia che ha visto progressivamente dilapidato un solido patrimonio di competenze e un potenziale notevole di eccellenze. Praticamente la cronaca di una morte annunciata.
 
Cittadini e operatori meritano rispetto e risposte chiare: qual è il destino del Di Venere di Carbonara che insiste in un’area strategica, vasta e articolata e che è passato in pochi anni da fiore all’occhiello della sanità territoriale a vittima sacrificale in nome non si sa bene di quale progetto e a paradigma di politiche sbagliate? I vertici della sanità regionale e aziendale sono chiamati a dare risposte concrete alle istanze di cittadini e operatori. E ci auguriamo che queste risposte siano davvero utili a scongiurare il rischio del definitivo smantellamento, affrontando le criticità nel merito e nel metodo.
 
Una struttura d’eccellenza come il Di Venere di Carbonara, puntellata soprattutto negli anni del governo vendoliano da qualche annuncio spot, ma nei fatti ridotta ai minimi termini nonostante l’investimento in nuove sale operatorie, non può diventare l’emblema di un paradosso inaccettabile.
 
L’auspicio è che anche il sindaco di Bari, sinora silente, si unisca alla richiesta pressante di operatori sanitari allo stremo delle forze e dei cittadini vessati da tasse altissime a fronte di servizi inefficienti, perché il sistema sanitario barese, a cominciare dal Di Venere, ma anche dei comuni di tutta l’Area Metropolitana, trovino la giusta attenzione ed interventi idonei.
 
Comprendo che oggi i vertici aziendali si ritrovino di fronte ad una riorganizzazione del settore che arriva con un ritardo pauroso e a stalle ormai aperte, con i buoi tutti scappati.
 
Quanto succede all'Ospedale Di Venere di Bari ne è la prova lampante. E non è l'unica. Purtroppo non ci coglie sorpresi, avendo già più volte effettuato dei sopralluoghi e denunciato situazioni al limite della tollerabilità. Né l'eroismo degli operatori sanitari, anche loro costretti a lavorare in condizioni a dir poco disastrose, può sostituire un intervento serio e responsabile da parte delle autorità preposte.
 
E’ necessario riflettere sul fatto che occorre difendere un patrimonio di tutti i cittadini, per tutelare il loro diritto ad un’assistenza sanitaria di qualità, come quella che per anni ha saputo dare il presidio del Di Venere”.
 
Lo dichiara in una nota il sen. Luigi d’Ambrosio Lettieri (CoR), componente Commissione Sanità Senato.
 

26 gennaio 2017
© Riproduzione riservata

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