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Puglia. Atti aziendali Asl, Emiliano risponde a M5S: “Impossibile redigerli prima del piano di riordino”


La replica del presidente per “evitare ulteriori incomprensioni” su “un presupposto giuridicamente sbagliato”. L’atto aziendale, precisa Emiliano, “sono delibere dei direttori generali subordinati all’approvazione della Giunta con delibera ordinaria” e “viene approvato dalla Giunta proprio al fine di verificare che esso sia compatibile con il piano di riordino”.

30 DIC - Interviene, il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, sulla polemica riguardante gli atti aziendali innescata da una nota del Movimento 5 Stelle. “Nel leggere il comunicato diffuso dai consiglieri del M5S – afferma Emiliano nella nota -, colgo per l’ennesima volta degli aspetti normativi che evidentemente non sono ancora chiari ai colleghi. I dati epidemiologici e la dimensione delle liste di attesa non sono oggetto degli atti aziendali, che hanno meri fini di organizzazione delle aziende sanitarie pubbliche. I dati epidemiologici sono, invece, il presupposto dei piani di riordino come quello che sta per essere varato dalla Giunta. Ed infatti, tra gli allegati al piano di riordino, c’è un tomo considerevole che contempla appunto la valutazione dei dati epidemiologici”.

Emiliano evidenzia dunque che è “è impossibile redigere un atto aziendale senza prima disporre del piano di riordino, che è un adempimento legislativo cogente, superiore come fonte giuridica, atteso che ha natura di regolamento. Mentre gli atti aziendali sono delibere dei direttori generali subordinati all’approvazione della Giunta con delibera ordinaria. Sempre con spirito collaborativo, specifico che l’atto aziendale viene approvato dalla Giunta proprio al fine di verificare che esso sia compatibile con il piano di riordino, che è fonte sovraordinata”.

“La materia del diritto sanitario – conclude la nota di Emiliano - è complessa per tutti, anche per me, ma di fronte all’ennesima insistenza su un presupposto giuridicamente sbagliato ho ritenuto giusto, in spirito di leale collaborazione, sottolinearlo per evitare ulteriori incomprensioni. Concludo infine dicendo che il presidente è titolare di tutte le deleghe, che può assegnare a un assessore o trattenere per sé. Non può dunque dimettersi da una delega, ma al massimo assegnarla. Se qualcuno dei consiglieri del Movimento 5 stelle desidera accettare deleghe, sono disponibile a valutare tale disponibilità”.

30 dicembre 2015
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