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Mmg. In Trentino 136 borse di studio per il 2023-2026 e incentivi di mille euro mensili per convincerli a restare

L' incentivo è rivolto ai medici abilitati e residenti da almeno due anni nella PA di Trento a fronte dell'impegno a partecipare alle procedure per l'assegnazione di incarichi nella provincia stessa. Smi: “Benissimo, ma dobbiamo aumentare il numero dei tutor’”. Fimmg: “Si pensi pure allo sviluppo della nostra professione e a livello contrattuale e di immagine, anche tramite il programma “Trentino for Talent | Health”. LA DELIBERA

01 AGO - Tutti contenti per la decisione presa della giunta Fugatti di aumentare il numero di borse di studio per il corso triennale di formazione specifica in medicina generale 2023/2026, che arrivano ad essere 44 per il 2023, 44 per il 2024 e 44 per il 2025, per un totale di 136 borse di studio. Oltre a questo, la giunta uscente ha più che raddoppiato anche il valore le borse di studio: i futuri formandi percepiranno circa 1.000 euro mensili in più, con un dettaglio: dice infatti la Delibera Provinciale 1318 che “ai medici iscritti al corso di formazione specifica in medicina generale organizzato dalla Provincia in possesso dell’abilitazione e della residenza da almeno due anni nella provincia di Trento, possa essere assegnata oltre alla borsa di studio di cui al D.M. 7 marzo 2006, anche una borsa di studio aggiuntiva a fronte dell’adempimento di specifici obblighi. In particolare il medico si impegna a partecipare alle procedure per l'assegnazione di incarichi - a tempo indeterminato e determinato - nel servizio sanitario provinciale come medico di assistenza territoriale”.

“Siamo davvero entusiasti per ciò che prevede la delibera in questione – dice Nicola Paoli, segretario Smi Trentino – sia per il numero delle borse di studio 136 in tre anni che per il riconoscimento di circa 2mila euro mensili per i formandi. Il problema fondamentale che non è stato tenuto considerato fino in fondo sono il numero insufficiente dei tutor che mese dopo mese sono sempre di meno a causa della loro età molto vicina alla pensione”.

Il rischio per il segretario Smi Trentino, è che non essendoci tutor sufficienti i medici corsisti si sentano abbandonati con il rischio che possano rinunciare formazione specifica in medicina generale, scegliendo altre strade.

“Dapprima che si arrivava al massimo 35 borsisti annui – considera Paoli - c’erano già difficolta con i medici tutor arrivando malapena ad una cinquantina. Ora con le quiescenze sono ancora di meno. Il rischio e lo dico non per sentito dire, ma perché mi è toccato da vicino, che alcuni medici in formazione non sentendosi seguiti sono andati a svolgere il loro medici ad esempio nelle Rsa, o in altri posti al di fuori degli ambulatori. Dobbiamo quindi cercare di avere più tutor o più borsisti suddivisi per i tutor”.

La delibera in questione è stata apprezzata anche dal segretario provinciale Fimmg di Trento, Valerio Di Giannantonio, che parte dalla conferma della data del concorso che si terrà il 30 novembre 2023. “Un primo passo per recuperare i ritardi finora accumulati, oltre ad una buona notizia per la medicina territoriale trentina, che potrà godere della formazione e del lavoro di nuovi medici di medicina generale in un momento di carenza senza precedenti”.

“Auspicando - sottolinea Di Giannantonio - allo sviluppo della nostra professione e a livello contrattuale e di immagine, anche tramite il programma “Trentino for Talent | Health” cui ora chiediamo di concentrarsi sulla medicina generale, visti anche i buoni e recenti risultati sulla promozione veneziana, faccio riferimento al progetto “Medici, Venezia vi aspetta, della Ulss 3 Serenissima, che in poco più di tre settimane ha ricevuto oltre 200 proposte”.

Endrius Salvalaggio

01 agosto 2023
© Riproduzione riservata

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