Covid. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige sospende 115 operatori sanitari non vaccinati
La decisione è stata presa in ottemperanza di quanto previsto dal decreto Draghi del 1° aprile 2021. Verrà loro inibita la possibilità di accedere ai rispettivi reparti, quindi già da domani a questi Collaboratori aziendali non verrà più consentito di svolgere prestazioni o mansioni che implichino contatti interpersonali o comportino in qualsiasi altra forma il rischio di diffusione del contagio da Sars-CoV-2. Questi 115 operatori potranno vaccinarsi in ogni momento facendo così venir meno le sospensioni loro notificate.
30 GIU - L'Azienda sanitaria dell'Alto Adige ha deciso di inibire ai propri 115 operatori sanitari non vaccinati, cui è già stato notificato formale atto di accertamento dell'inosservanza dell'obbligo vaccinale posto dal decreto Draghi del 1° aprile 2021, la possibilità di accedere ai rispettivi reparti, quindi già da domani a questi Collaboratori aziendali non verrà più consentito di svolgere prestazioni o mansioni che implichino contatti interpersonali o comportino in qualsiasi altra forma il rischio di diffusione del contagio da Sars-CoV-2.
Quindi, da domani vengono sospesi i primi dei 115 dipendenti. Nel frattempo, annuncia l'azienda sanitaria, "andrà avanti nei loro confronti la procedura stabilita a livello aziendale per accertare la possibilità di collocarli in una posizione lavorativa non 'a rischio' o in smart working, ma in caso di esito negativo la sospensione formale che verrà loro notificata dall'Azienda sanitaria avrà effetto retroattivo, dal giorno del predetto accertamento di inottemperanza".
Le collaboratrici ed i collaboratori non ancora vaccinati possono decidere di eseguire il vaccino in qualsiasi fase del procedimento, il che rende immediatamente revocate anche le sospensioni già notificate. "Un gran numero di collaboratrici/collaboratori è già stato vaccinato nelle ultime settimane. Circa 1.500 di loro hanno anche inviato una giustificazione indicando il motivo per il quale al momento non sono ancora vaccinati (ragioni cliniche o altre ragioni oggettive). Ora queste motivazioni dovranno essere esaminate e valutate internamente dai rispettivi superiori", conclude l'Azienda dell'Alto Adige.
30 giugno 2021
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