Medici di famiglia. Nella Pa di Bolzano via libera al contributo per il canone d’affitto degli ambulatori
Il provvedimento approvato dalla Giunta provinciale prevede che i Comuni e gli altri enti pubblici mettano a disposizione gratuitamente i locali per gli ambulatori dei medici di famiglia. Nel caso non fosse possibile reperire spazi adeguati, la Provincia concederà ai medici un contributo mensile fino a 500 euro per il canone di affitto. Il contributo verrà concesso anche a chi utilizza locali di sua proprietà per l’attività ambulatoriale principale.
18 OTT - Nella sua ultima seduta la Giunta provinciale della Pa di Bolzano si è occupata della concessione di contributi per agevolare l’attività assistenziale dei medici di medicina generale convenzionati con il Servizio sanitario: i Comuni e gli altri enti pubblici dovranno mettere a disposizione gratuitamente i locali per gli ambulatori dei medici di famiglia. Nel caso non fosse possibile reperire spazi adeguati, la Provincia interviene concedendo ai medici un contributo mensile fino a 500 euro per il canone di affitto. Il contributo viene concesso anche a chi utilizza locali di sua proprietà per l’attività ambulatoriale principale. Se il canone è inferiore ai 500 euro, saranno rimborsati i costi effettivi, ossia le spese di affitto senza oneri accessori. Il contributo viene concesso con decorrenza 1° gennaio 2017, le richieste per l’anno in corso possono essere presentate entro il 31 dicembre. A darne notizia una nota della Giunta provinciale.
“Con questa misura rafforziamo l’attività dei medici di famiglia, che sono i nostri partner più importanti nel sistema dell’assistenza sul territorio, sempre più importante alla luce del mutamento demografico”, spiega l’assessore provinciale alla Salute
, Martha Stocker. La nuova regolamentazione vuole essere anche uno stimolo per poter occupare tutti i posti vacanti. “Specialmente per le persone con malattie croniche l’assistenza capillare e vicino a casa è importante”, aggiunge l’assessora.
Per usufruire del contributo, il medico deve presentare domanda al distretto sanitario competente allegando un contratto di affitto registrato o un estratto del documento catastale.
18 ottobre 2017
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