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Bolzano. Nel 2014 presentati 220 ricorsi per rimborsi di assistenza in Italia e all'estero

Nel 70% dei casi la commissione competente ha confermato la decisione del comprensorio sanitario sulla regolarità del contributo o sul diniego a causa di errori di forma; il 30% dei ricorsi è stato accolto. Accolto anche l’80% di richieste di autorizzazione preventiva per le cure all'estero. I contributi sono costati al servizio sanitario provinciale circa 650mila euro. 

09 LUG - Sono stati 220 nel 2014 i ricorsi in materia di rimborsi di assistenza medica indiretta in Italia e all'estero trattati dalla Commissione provinciale per la decisione sui ricorsi in materia di assistenza sanitaria. Lo comunica una nota della giunta provinciale dopo l’incontro dell’assessore alla salute Martha Stocker con la commissione per fare il punto sull’attività e sulle principali questioni poste dagli utenti.

“I pazienti altoatesini che si avvalgono di prestazioni in strutture sul territorio nazionale o all'estero non convenzionate con il servizio sanitario nazionale o provinciale hanno diritto a un contributo per prestazioni specialistiche ambulatoriali in regime di assistenza indiretta”, ricorda la nota. La decisione sulla concessione di un contributo spetta al competente comprensorio sanitario. Nei casi in cui vi sia un diniego o l'importo del contributo sia ritenuto non congruo dal paziente, quest'ultimo può presentare ricorso alla Commissione provinciale che si occupa di ricorsi in materia di assistenza sanitaria. L'organismo si riunisce mensilmente.

Lo scorso anno la Commissione ha trattato 220 ricorsi, nel 70% dei casi ha confermato la decisione del comprensorio sanitario sulla regolarità del contributo o sul diniego a causa di errori di forma; il 30% dei ricorsi è stato accolto. Inoltre la Commissione provinciale si è occupata di richieste di autorizzazione preventiva per il ricovero di pazienti altoatesini in strutture sanitarie altamente specializzate all'estero: nell'80% dei casi la richiesta è stata accolta. Prestazioni complesse e urgenti necessitano per legge di un parere preventivo della commissione di esperti in riferimento all'assunzione delle spese da parte del servizio sanitario provinciale. "Soprattutto in questi casi delicati che hanno carattere di urgenza e di fronte a malattie rare è richiesto alla commissione un lavoro molto preciso e puntuale, per il quale ringrazio tutti i suoi componenti", ha sottolineato Stocker durante l'incontro.

I contributi di rimborso e di assunzione concessi dal servizio sanitario provinciale raggiungono un importo complessivo annuo di circa 650mila euro. 

09 luglio 2015
© Riproduzione riservata

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