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Nuovo ospedale Ospedale Unico Verbano-Cusio-Ossola. Per l’Anaao “un’improrogabile necessità”

Secondo il sindacato si tratta della “unica possibile soluzione per garantire una sanità qualificata, efficiente ed efficace” in un territorio a “forte vocazione turistica internazionale”, che “richiede una struttura dotata di DEA di I Livello con tutte le specialità necessarie a garantirne l’autonomia e l’efficacia”. L’ospedale unico permetterebbe, secondo l’Anaao, anche “un risparmio dei 3,5 milioni di euro annui della manutenzione e gestione ordinaria e un risparmio teorico di 5,4 milioni legato alla riorganizzazione del personale”.

12 LUG - “L’unica possibile soluzione per garantire una sanità qualificata, efficiente ed efficace al Verbano Cusio Ossola sia l’improrogabile costruzione di un nuovo ospedale unico baricentrico”. Ne è convinto l’Anaao Assomed Piemonte e i dirigenti, da esso rappresentati, dell’Ospedale plurisede dell’ASL VCO, che in una nota parlano di “convinzione puramente tecnica basata su dati incontrovertibili che scaturiscono dall’analisi dei costi benefici tra le possibili soluzioni attualmente sui tavoli della politica regionale e provinciale”.

La popolazione del VCO, spiega il sindacato, “consiste in 170.000 abitanti le cui necessità assistenziali devono essere garantite a livelli qualificati ed efficienti da specialità e reparti che possano vantare il raggiungimento dei livelli di sicurezza, mediante casistiche sufficienti ad essere certificabili. Alla popolazione della provincia, che ha una forte vocazione turistica internazionale, si aggiunge una quota variabile ma significativa di visitatori italiani e stranieri che incidono tuttavia soprattutto sull’aspetto dell’urgenza ed emergenza. Un’utenza siffatta giustifica la presenza di un’unica struttura ospedaliera proporzionata e dotata di DEA di I Livello con tutte le specialità necessarie a garantirne l’autonomia e l’efficacia”.
 
L’Anaao Piemonte evidenzia come “l’indice di Qualità strutturale degli attuali presidi, Castelli di Verbania e San Biagio di Domodossola, è rispettivamente del 71,6% e del 57,4% contro una media regionale del 76,9%; inoltre l’età convenzionale (dove 100 è attribuito ad un ospedale al collasso) dei due ospedali è del 75,6% (Castelli) e dell'82,8% (S.Biagio) contro una media regionale del 69,1%. Il costo per la completa sostituzione delle due strutture sarebbe di 214 milioni di Euro contro un investimento stimato per la costruzione del nuovo ospedale di 178 milioni di euro di cui 60 già stanziati dalla Regione Piemonte”.
 
La costruzione di un unico ospedale baricentrico, secondo l’Anaao, permetterebbe inoltre “il risparmio dei 3,5 milioni di euro annui della manutenzione e gestione ordinaria, a cui si aggiungerebbe un risparmio teorico di 5,4 milioni di euro legato alla riorganizzazione del personale medico e non medico, che allo stato attuale è insufficiente in entrambi i presidi con notevole dispersione delle risorse umane dell’ASL, e che raggiungerebbe invece il pieno organico proprio grazie all’accorpamento dei due ospedali”.

“In questi anni passati – commenta ancora l’Anaao - , tutti i colleghi, dai primari ai colleghi neoassunti, si sono spesi per superare le difficoltà organizzative legate alla dispersione sul territorio delle varie specialità. Questo impegno ha comportato spostamenti da una sede all’altra (40 km) di tutti, utenti ed operatori, lavoro straordinario, sovraccarico di turni di guardia e di reperibilità che ormai da qualche tempo sono insostenibili e fuori di qualunque normativa contrattuale. Questo sforzo ha avuto ed ha il solo obiettivo di dare alla popolazione una sanità eccellente nonostante tutto. Nell’ipotesi di mantenere due ospedali, anche se completamente riammodernati, sarà difficile arrivare ad una dotazione organica sufficiente a consentire carichi di lavoro corretti, a offrire tutti i servizi attuali  ed allo stesso tempo casistiche sufficienti a mantenere un’accreditamento delle unità operative. Senza considerare che già ora l’ASL VCO paga il prezzo di una fastidiosa mobilità passiva, il più delle volte verso la Lombardia, che porta tra il 30 e il 40% dei cittadini del territorio a rivolgersi a strutture ad alta capacità di richiamo, anche in caso di ricoveri per specialità presenti in ASL, con un mancato fatturato di decine di milioni di euro per anno”.

“No” quindi alla “ristrutturazione” di
“qualcosa che parte già veccho e superato. La soluzione non può essere quella di potenziare le attuali sedi ospedaliere”. Per l’Anaao, quindi, “è necessario pensare in termini di Nuovo Ospedale Unico nel centro del Verbano Cusio Ossola” e ricordare che “’ospedale unico non è fatto dei soli mattoni che lo compongono, ma è fatto prima di tutto dalle persone che ci lavorano dentro e da chi ci va per curarsi, è indispensabile che ciò venga compreso. Avere la sicurezza di un ospedale moderno, efficiente ed eccellente è un valore per tutti”.

“Quella dell’ospedale unico – ribadisce il sindacato - non è già più un’opportunità per il Verbano Cusio Ossola ma un’improrogabile necessità”.

12 luglio 2019
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