Ipotermia. Nel 68% degli ospedali piemontesi la temperatura dei pazienti chirurgici non viene mai misurata prima dell’ingresso in sala operatoria
Mentre quasi il 74% delle strutture non ha un protocollo specifico per la prevenzione dell’ipotermia. Fa tappa a Torino la campagna di sensibilizzazione “chirurgia senza brivido” organizzata da Siaarti e promossa da 3M per formare e informare anestesisti, rianimatori, management della sanità e cittadini su rischi dell’ipotermia, una complicanza comune degli interventi chirurgici che interessa il 50-90% dei pazienti
28 SET - In poco meno di sette strutture sanitarie piemontesi su dieci la temperatura corporea, prima dell’ingresso in sala operatoria, viene misurata raramente o mai e nel 45% dei casi invece non viene effettuato il monitoraggio della temperatura corporea in sala operatoria. In quasi sette ospedali su dieci no c’è un protocollo specifico per la prevenzione dell’ipotermia e il monitoraggio perioperatorio dei pazienti. Le cause dell’assenza di monitoraggi? Per oltre il 30% degli specialisti non c’è interesse nella misurazione della temperatura mentre per il 32% i motivi sono da attribuirsi alla indisponibilità di termometri e monitor per tutti i pazienti (29%).
Questi i dati emersi nel corso del “Normo Days”, evento sulla normotermia (accreditato Ecm) e parte della Campagna di sensibilizzazione “Chirurgia senza Brivido” che ha fatto tappa oggi a Torino, presso l’Ospedale Molinette. Un’iniziativa - organizzata con il coordinamento scientifico di Siaarti, Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva e il contributo non condizionato di 3M Italia - con l’obiettivo di informare anestesisti, rianimatori, management della sanità e cittadini sui rischi e le possibili soluzioni dell’ipotermia, e sensibilizzare le istituzioni alla creazione di protocolli regionali.
L’ipotermia – ovvero una temperatura centrale corporea inferiore a 36.0 °C – rappresenta una complicanza comune degli interventi chirurgici: interessa tra il 50%-90% dei pazienti sottoposti sia a operazioni chirurgiche maggiori sia a procedure brevi. Un fenomeno che oltre ad arrecare disagio al paziente comporta un aumento dell’incidenza di complicazioni associate all’ipotermia inattesa quali maggiore rischio di mortalità, necessità di emotrasfusione, degenze ospedaliere più lunghe, e aumento del rischio di infezione della ferita chirurgica, con conseguente aumento dei costi per gli ospedali.
Da Siaarti le Buone Pratiche cliniche e una survey sul tema. Per “fotografare” la situazione italiana, in occasione della campagna, Siaarti ha condotto una survey sulla gestione della normotermia perioperatoria, al fine di individuare lo stato dell’arte e le differenze tra le varie Regioni. Dall’indagine è emerso che nel 68% delle strutture del Piemonte la temperatura corporea, prima dell’ingresso in sala operatoria, viene misurata raramente o mai; nel 45% dei casi invece non viene effettuato il monitoraggio della temperatura corporea in sala operatoria. Nel 74% degli Ospedali non è presente un protocollo specifico per la prevenzione dell’ipotermia e il monitoraggio perioperatorio dei pazienti. Tra le ragioni dell’assenza di monitoraggio, oltre il 30% dichiara che non c’è interesse nella misurazione della temperatura mentre, il 32% indica la non disponibilità di termometri e monitor per tutti i pazienti (29%).
“Ciò che caratterizza la realtà delle sale operatorie italiane – ha spiegato
Luca Brazzi, Responsabile dell’Unità Operativa Complessa AR1 dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Città della Salute e della Scienza di Torino nonché Direttore della Scuola di Specializzazione in Anestesia, Rianimazione, Terapia Intensiva e del Dolore dell’Università di Torino – più che una mancanza di interesse nella misurazione della temperatura, è la mancanza di cultura sugli effetti dell’ipotermia moderata/lieve sull’outcome dei pazienti. Gli effetti di una ipotermia severa sono noti, sfugge invece che anche una moderata ipotermia, quale quella che si determina se la temperatura non viene adeguatamente monitorizzata e non vengono adottati adeguati comportamenti per prevenirla, impatta sul benessere del paziente nell’immediato post-operatorio ma anche sull’efficacia del processo di guarigione delle ferite. Ben venga quindi un progetto formativo, quale quello portato avanti da Siaarti in collaborazione con 3M, che ha l’obiettivo di sensibilizzare gli operatori sul tema”.
“Presso l’Azienda Ospedaliera di Cuneo – ha aggiunto
Alessandro Locatelli, Direttore Sc Anestesia e Terapia Intensiva Cardiovascolare, Direttore Dipartimento di Emergenza e delle Aree Critiche Aso S. Croce e Carle abbiamo in corso uno studio volto alla implementazione e standardizzazione del percorso normotermico del paziente chirurgico. Il progetto ha come target il raggiungimento di un approccio scientifico aggiornato in termini di profilassi e trattamento dell’ipotermia nel paziente chirurgico, finalizzati al miglioramento del confort e dell’outcome dei pazienti operati. Mediante una serie di strategie e presidi (monitoraggio della temperatura centrale con sensore non invasivo, prewarming, mantenimento della normotermia intra e postoperatoria) il protocollo adottato consente l’abbattimento delle variazioni termiche sia in anestesia generale che in quella neuroassiale e sintetizza l’adozione del percorso normotermico come descritto ed articolato nelle recenti buone pratiche della Siiarti”.
“Normo Days”: da maggio fino al mese di novembre su tutto il territorio nazionale. La Grazie Grazie all’impegno di 3M e di Siaarti, la Campagna “Chirurgia senza Brivido” consisterà in un percorso educativo volto alla diffusione delle Buone Pratiche Cliniche di Siiarti in cui saranno coinvolti capi dipartimento, primari di Anestesia e Rianimazione, Direzione sanitaria e Risk manager.
“La Siaarti è da sempre impegnata nella preparazione e divulgazione di protocolli, percorsi e linee guida adottabili in diversi setting, in cui è coinvolta la figura professionale dell’anestesista-rianimatore – ha affermato
Antonio Corcione, presidente Siaarti e primario della Uoc Anestesia Ao Dei Colli, Monaldi di Napoli – l’obiettivo di questa Campagna è fare informazione e formazione in modo da arrivare a un’omogeneità delle attività di competenza dell’anestesista su tutto il territorio nazionale. Durante un intervento chirurgico, se non si attua un controllo della temperatura del paziente con gli strumenti adatti, è possibile andare incontro a un’ipotermia accidentale che espone il paziente a problemi clinici rilevanti. Nonostante tutti gli anestesisti conoscono l’importanza del monitoraggio della temperatura, se andiamo a vedere la realtà italiana, purtroppo riscontriamo una situazione a macchia di leopardo e molto deficitaria. Per questo motivo Siaarti ha elaborato il documento di Buona Pratica Clinica sulla normotermia perioperatoria”.
“Normo Days”: da maggio fino al mese di novembre su tutto il territorio nazionale.Grazie all’impegno di 3M e di Siaarti, la Campagna “Chirurgia senza Brivido” consisterà in un percorso educativo volto alla diffusione delle Buone Pratiche Cliniche di Siaarti in cui saranno coinvolti capi dipartimento, primari di Anestesia e Rianimazione, Direzione sanitaria e Risk manager. “La Siaarti è da sempre impegnata nella preparazione e divulgazione di protocolli, percorsi e linee guida adottabili in diversi setting, in cui è coinvolta la figura professionale dell’anestesista-rianimatore – spiega Antonio Corcione, presidente Siaarti e primario della Uoc Anestesia e TIPO, Azienda Ospedaliera Dei Colli, “V. Monaldi” di Napoli – l’obiettivo di questa Campagna è fare informazione e formazione in modo da arrivare a un’omogeneità delle attività di competenza dell’anestesista su tutto il territorio nazionale. Durante un intervento chirurgico, se non si attua un controllo della temperatura del paziente con gli strumenti adatti, è possibile andare incontro a un’ipotermia accidentale che espone il paziente a problemi clinici rilevanti. Nonostante tutti gli anestesisti conoscono l’importanza del monitoraggio della temperatura, se andiamo a vedere la realtà italiana, purtroppo riscontriamo una situazione a macchia di leopardo e molto deficitaria. Per questo motivo Siaarti ha elaborato il documento di Buona Pratica Clinica sulla normotermia perioperatoria”.
I Normo Days vedranno inoltre un momento di confronto in occasione del Congresso Nazionale Siaarti, in programma ad ottobre a Rimini, al fine di valutare le proposte e i progetti realizzati nelle tappe precedenti. Dopo Napoli, Milano, Roma, Bari Nuoro, Palermo, Treviso e Torino (oggi presso l’Ospedale Molinette) la Campagna farà tappa a Genova, Rimini e Chieti/Pescara.
28 settembre 2017
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