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Infermieri in stato di agitazione. Nursind: “Da Saitta solo promesse e politica di facciata”

Duro faccia a faccia tra sindacati e vertici della Città della Salute in merito al piano di efficientamento economico e alle assunzioni. “L'assessore aveva promesso un Osservatorio sulla professione infermieristica, 600 assunzioni, accordi per la stabilizzazione dei precari e un tavolo tecnico sul calcolo di fabbisogno del personale. Ma la realtà - denuncia il Nursind - è ben diversa. E la situazione negli ospedali è sempre più allo stremo”.

27 SET - “A distanza di ventiquattrore dall'incontro/scontro avvenuto tra sindacati e Città della salute in merito al piano di efficientamento economico e le assunzioni tanto millantate, non possiamo che ribadire la nostra convinzione nell'aver dichiarato lo stato di agitazione a livello regionale e prendere atto che quanto in tutto questo tempo dichiarato dall’assessore alla Salute, Antonio Saitta, sia stata pura politica di facciata”. Lo dichiarano, in una nota, Francesco Coppolella, coordinatore regionale Nursind Piemonte, e Giuseppe Summa, segretario provinciale Nursind Torino.

“Non possiamo non notare – proseguono Coppolella e Summa - come questa regione ed in particolar modo l'Assessore  abbiano per moltissimo tempo preso in giro gli infermieri, offendendo la loro dignità professionale e umana. Non possiamo infatti dimenticare le molteplici promesse dell'assessore: dall'Osservatorio Regionale sulla professione infermieristica, alle 600 assunzioni di infermieri; dagli accordi regionali sulla stabilizzazione dei precari al tanto millantato tavolo tecnico sul calcolo di fabbisogno del personale. La realtà purtroppo per gli infermieri e non solo, è ben diversa”.    

Intanto, denunciano i due sindacalisti degli infermieri, la situazione lavorativa negli ospedali “è sempre più allo stremo e come se non bastasse Città della salute ha dichiarato che l'Assessore vorrebbe applicare il metodo di calcolo di Moirano (colui che offese gli infermieri) per dichiarare che il personale è in esubero senza tener conto di numerose variabili professionali. Altro che assunzioni. Un metodo di calcolo che esclude le altre figure e mira chiaramente ad attaccare gli infermieri che ricordiamo essere una categoria con l'età media elevata e fisicamente usurata”.
    
“Per non parlare – proseguono Coppolella e Summa - della disomogeneità di comportamento tra le varie Aziende su questo tema; infatti all’Asl Città di Torino si utilizza un mix tra la DGR del 1995 , il metodo ‘Moirano’ e gli standard della Regione Veneto”.

Per il Nursind “l’obiettivo di questa regione e di questo assessorato, è chiaro: la privatizzazione dei servizi  della sanità piemontese. Con meno personale infatti, non si potranno ridurre le liste di attesa e la gente ricorrerà sempre di più verso il privato”.

Anche sulle assunzioni, secondo Coppolella e Summa, “l’obiettivo regionale è chiaro: implementare l'esternalizzazione delle risorse umane con contratti somministrazione lavoro o addirittura contratti di sanità privata in ambito pubblico (vedi AMOS) per rendere i lavoratori privi di diritti con costi addirittura maggiori rispetto alle pubbliche assunzioni. In tutto questo tempo  siamo stati gli unici a non firmare accordi di facciata senza avere garanzie e avevamo ragione perchè oggi fatti lo dimostrano”.

27 settembre 2017
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