Ospedale di Saluzzo, intervento ricostruttivo della mammella. Un servizio in più per le donne operate di tumore al seno
L’intervento per le donne operate nell’ambito della Cn1 potrà essere effettuato a partire da settembre grazie alla convenzione siglata tra Asl Cn1 e S. Croce e Carle di Cuneo. Magni: “Una testimonianza concreta ed emblematica di come gli ospedali siano sempre più in rete tra di loro”
14 LUG - Potrà essere effettuato da settembre presso l’ospedale di Saluzzo l’intervento ricostruttivo della mammella, per le donne operate nell’ambito della Cn1. È questo il risultato della convenzione siglata tra Asl Cn1 e S. Croce e Carle di Cuneo che, come ha sottolineato
Francesco Magni, Direttore generale dell’Asl Cn1 “testimonia in modo concreto ed emblematico che gli ospedali sono sempre più in rete tra di loro. Saluzzo è un ospedale per acuti, inserito a pieno titolo nella rete provinciale.”
Poche settimane fa l’assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta aveva parlato di rilancio dell’ospedale, oggi la Direzione Generale dell’Asl, con l’attivazione di un nuovo importante servizio, conferma che la strada tracciata è quella (a dicembre erano partiti gli interventi in sala di Urologia).
“Il percorso diagnostico terapeutico assistenziale – puntualizza il direttore sanitario di Presidio
Giuseppe Guerra – nasce in una convenzione già esistente con il S. Croce per attività di Neuroradiologia, di Neurochirurgia, di Medicina penitenziaria”. Per il chirurgo plastico era già previsto l’intervento nella prima fase, quella demolitiva, oggi si amplia l’offerta per la parte ricostruttiva dove sono interessate circa 30 donne l’anno.
Una collaborazione tra aziende, che deve proseguire e ampliarsi. “Dobbiamo offrire l’intervento giusto nel momento giusto al paziente giusto, possibilmente vicino a casa – ha detto
Corrado Bedogni Direttore generale del S. Croce – occorre continuare su questa linea, tenendo in conto sia le esigenze organizzative sia i costi. Mi auguro si possa proseguire con altre discipline.”
“Sono sinergie non scontate – ha commentato
Alberto Rivarossa, responsabile della Chirurgia plastica del S. Croce – e rappresentano un esempio virtuoso di rete ospedaliera. A noi professionisti interessa la collaborazione anche in ambiti più ampi, per frenare la mobilità passiva e divenire attrattivi. Per questa ragione partecipiamo a gruppi di confronto nel torinese e organizziamo ogni anno un congresso di chirurgia mammaria per approfondire le novità”.
Gli interventi saranno eseguiti il lunedì con una degenza di 3-4 giorni in un presidio dove si effettua attività chirurgica in week-surgery.
“La collaborazione con Rivarossa dura da diversi anni – ha spiegato
Alessio Garetto specialista della struttura di Ginecologia, con responsabilità sulla parte senologica – e questo ulteriore tassello è importante anche nell’ottica della percezione della qualità da parte della paziente. Nel 2016 sono stati 180 i nuovi casi di tumori mammari operati a Savigliano, dato che ha consentito di raggiungere l’obiettivo fissato dalla Rete oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta. Di questi casi, 34 sono stati operati a Savigliano in collaborazione con Rivarossa e la sua équipe. I casi sono in aumentati per attrattività anche da altri Distretti.”
Presente alla firma del protocollo anche
Andrea Bianciotto, che dirige la struttura complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale di Savigliano: “Oggi la Medicina è cambiata tanto e il medico non è più un uomo solo. Sono cambiate le conoscenze e le tecnologie e questo ci obbliga a cambiare atteggiamento”.
14 luglio 2017
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