Radioterapia nel nuovo ospedale di Verduno: la Regione appoggia la campagna dei sindaci
Accolta la richiesta di destinare il 5 per mille all'allestimento e alla manutenzione pluriennale del reparto di radioterapia dell'ospedale, per un valore di 5 milioni di euro. L’avvio della radioterapia consentirà la riqualificazione di alcuni tecnici di radiologia dopo l’accorpamento degli ospedali di Alba e Bra e non comporterà la creazione di nuove strutture complesse
15 FEB - “L’attivazione della radioterapia all’interno del nuovo ospedale di Verduno risponde a un reale bisogno di salute presente sul territorio. Ringrazio quindi la Fondazione Amici dell’ospedale di Verduno e i sindaci della zona per la grande sensibilità dimostrata ancora una volta”.
È quando ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità
Antonio Saitta, rispondendo a un’interrogazione in Consiglio regionale sulla campagna degli amministratori locali per destinare il 5 per mille a favore dell’allestimento e della manutenzione pluriennale del reparto di radioterapia nel nuovo ospedale, per un valore di 5 milioni di euro.
Attualmente l’unica radioterapia presente nell’area Sud Ovest del Piemonte è quella dell’ospedale S. Croce di Cuneo, che tra l’altro si trova in una situazione di sofferenza per l’elevato numero di richieste. E sono 6.800 l’anno i trattamenti radioterapici effettuati solo per quanto riguarda pazienti provenienti dall’Asl Cn2.
Nella struttura del nuovo ospedale, per altro, sono già stati costruiti e completati al grezzo i due bunker per la radioterapia, per un importo già erogato di 2,6 milioni di euro. L’avvio della radioterapia a Verduno consentirebbe poi la riqualificazione di alcuni tecnici di radiologia dopo l’accorpamento degli ospedali di Alba e Bra e non comporterebbe la creazione di nuove strutture complesse, in quanto la gestione ricadrebbe sotto il coordinamento sovrazionale dell’azienda ospedaliera S. Croce di Cuneo.
15 febbraio 2017
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