Piemonte. All'Aou San Luigi di Orbassano prende il via il Sistema di Gestione e Miglioramento Qualità
Il “Piano Annuale Qualità” per l’anno 2016 si focalizza in particolare su quattro progetti operativi: budget e performance based budget; norme di buona qualità; scegliere con saggezza le pratiche efficaci ed appropriate, benessere organizzativo.
07 GIU - “Per una Azienda Ospedaliera Universitaria di rilievo nazionale come il San Luigi è fondamentale sviluppare anche sistemi strutturati di management aziendale, che aiutino a gestire i processi più critici e che siano soprattutto conosciuti e condivisi; l’avvio in forma strutturata del Sistema di Gestione e Miglioramento Qualità pone l’Azienda all’avanguardia per quanto riguarda lo sviluppo manageriale, l’appropriatezza e l’attenzione ai bisogni degli utenti e degli operatori”. Così una nota dell’Aou annuncia il via al Sistema di Gestione e Miglioramento Qualità.
In particolare il “Piano Annuale Qualità” per l’anno 2016 si focalizza su quattro progetti operativi:
- budget e performance based budget
- norme di buona qualità
- scegliere con saggezza le pratiche efficaci ed appropriate
- benessere organizzativo
“Il Performance-Based Budget – spiega la nota - è una evoluzione del sistema di budget tradizionale per dare evidenza esplicita della trasformazione delle risorse in risultati, delineando una catena generale di causa-effetto. E’ un modo di allocare le risorse per raggiungere gli obiettivi specifici sulla base di un programma e di risultati misurati. Le analisi gestionali performance-based utilizzano le dichiarazioni di missioni e gli obiettivi per spiegare come le risorse vengono utilizzate, focalizzando l'attenzione sui risultati attesi per successivamente confrontare i risultati effettivi rispetto a tali aspettative”.
Attraverso “Le norme di buona qualità”, invece, viene attivato un sistema di monitoraggio dei “processi critici” più significativi. “La check list di self assessement rappresenta la semplificazione ragionata di modelli di valutazione più evoluti (ISO, accreditamento istituzionale…) e viene ad articolarsi sulle seguenti aree di riferimento: Pianificazione, Strutture, Tecnologie, Accoglienza e dimissione, Rischio sanitario, Comunicazione interna, Comunicazione per gli utenti, Performance, Formazione ed addestramento, Ricerca e sviluppo, Documentazione. Per ognuna delle aree sono definiti gli specifici “criteri” di riferimento sottesi ai processi critici e viene pianificata la modalità di definizione delle evidenze e di valutazione interna al gruppo di lavoro ed esterna”.
“Scegliere con saggezza le pratiche efficaci ed appropriate” si inserisce nell’ambito del movimento internazionale “Choosing wisely” e “ha lo scopo di migliorare la qualità e la sicurezza dei servizi erogati, attraverso la riduzione di pratiche (esami diagnostici, trattamenti, farmaci) che, secondo le conoscenze scientifiche disponibili, non apportano benefici significativi ai pazienti ai quali sono generalmente prescritte. Tramite la riduzione delle pratiche inutili, ci si può attendere anche un uso più appropriato e più equo delle risorse disponibili e quindi una maggiore sostenibilità economica dei servizi prestati”.
Il progetto sul “Benessere organizzativo” prevede, infine, la realizzazione di diverse azioni, integrate fra loro, che mirano a sviluppare interventi coerenti con la mission aziendale di “creare salute” e “prendersi cura dei cittadini e degli operatori”. “In tale ambito – spiega la nota - viene avviato un sistema di monitoraggio continuo della percezione degli operatori riguardo al clima organizzativo. La finalità è ottenere una fotografia dell’Azienda che metta in luce punti di forza e di debolezza del clima lavorativo, al fine di potenziare la collaborazione e valorizzare le buone pratiche. Sulla base delle specifiche criticità è sviluppato l’intervento di miglioramento, con le specifiche azioni a supporto e successivamente viene rivalutata la situazione di riferimento”.
“Lo sviluppo del Sistema di Gestione e Miglioramento Qualità – commenta il Commissario
Franco Ripa - rappresenta anche l’occasione per riallineare a livello aziendale il sistema di programmazione e controllo, il sistema formativo, il sistema informativo e il sistema premiante in forma integrata tra loro; non a caso si partirà dalla formazione degli operatori sulla ‘cassetta degli attrezzi’ per la gestione manageriale della propria Unità Operativa, a beneficio prioritario degli utenti e del personale”.
07 giugno 2016
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