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Al San Luigi Gonzaga di Orbassano arruva una palestra per la mente

Il progetto di ginnastica mentale mira, tra le altre cose, a potenziare le funzioni cognitive, incrementare il senso di autostima del paziente e dei loro caregiver, favorire la socializzazione, sviluppare strategie di adattamento, sviluppare competenze emotive e di gestione del caregiver.

16 NOV - L'Unità Valutativa Alzheimer dell'Azienda Ospedaliero Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano, diretta dal Dott. Fausto Fantò ha organizzato, a partire da questa settimana, dei gruppi di pazienti affetti da demenza di Alzheimer in fase iniziale, per una stimolazione cognitiva. “La palestra per la mente, strategie e tecniche per rallentare il declino cognitivo lieve in soggetti con demenza lieve attraverso il training”, intende insegnare ai pazienti ed ai loro caregiver strategie per migliorare le proprie capacità cognitive e utilizzarle nella vita quotidiana favorendo così il miglioramento della qualità della vita ed un rallentamento della malattia.

Il progetto prevede 8 incontri della durata di 2 ore che si terranno con cadenza settimanale (8 settimane) sia per i pazienti che per i loro caregiver. I pazienti arruolati afferiscono al nostro Cento U.V.A.  e vengono selezionati in base al grado di deterioramento (lieve) cognitivo in modo da costituire gruppi omogenei. I gruppi saranno di 10 persone e gli incontri si terranno presso l' Azienda Ospedaliera. Il primo gruppo inizia già questa settimana.

 La realizzazione del progetto è stato possibile anche grazie al contributo dell'Associazione San Luigi Gonzaga Onlus  e dell'Azienda Ospedaliero-Universitaria San Luigi Gonzaga di Orbassano.

In Italia, attualmente, circa un milione di persone è affetto da demenza e la malattia di Alzheimer ne rappresenta la forma più frequente (60-70%). Con l'invecchiamento della popolazione questo dato è destinato a salire: si stima, infatti, che nel 2050 i numeri quadruplicheranno. In Piemonte, al momento, si stima che siano circa 70.000 i pazienti affetti da patologia dementigena. Una tale situazione ha come conseguenza l'incremento della spesa sanitaria e un peggioramento dello stato di salute del paziente e di chi si prende cura (caregiver).

La Malattia di Alzheimer è caratterizzata da un declino cognitivo progressivo che si sviluppa lentamente ma inesorabilmente lungo tutto il corso della malattia fino alla perdita totale della autonomia. Nelle fasi iniziali della malattia di Alzheimer, è presente un declino cognitivo lieve caratterizzato da perdita della memoria, dell'attenzione, del ragionamento, della capacità di calcolo, disturbi del linguaggio, ecc.

Allo stato attuale non esistono terapie farmacologiche in grado di influenzare il decorso della demenza; numerosi dati in letteratura supportano l'utilizzo di procedure non farmacologiche, in soggetti che presentano una demenza lieve, al fine di migliorare le prestazioni cognitive e mantenere il più a lungo possibile una discreta autonomia.

Claudio Risso

16 novembre 2015
© Riproduzione riservata

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