Piemonte. Salute mentale: parte l’Osservatorio. Attivati maggiori controlli sulle strutture esistenti
L'assessore alla Sanità, Antonio Saitta, ha insediato il Tavolo permanente "chiamato a lavorare per dare attuazione e migliorare, se possibile, la delibera assunta dalla Giunta regionale ad inizio luglio, finalizzata a mettere ordine in un settore che coinvolge migliaia di pazienti e costa oltre 200 milioni di euro l'anno".
10 LUG - "Entro fine anno la Regione vuole conoscere la realtà di tutte le strutture che si occupano di psichiatria, soprattutto dei 355 gruppi appartamento che negli anni non sono mai stati accreditate e ricevono denaro pubblico senza sottostare a controlli". L'assessore alla Sanità della Regione Piemonte,
Antonio Saitta, questa mattina ha insediato il Tavolo permanente "chiamato a lavorare - spiega - per dare attuazione e migliorare, se possibile, la delibera assunta dalla Giunta regionale ad inizio luglio, finalizzata a mettere ordine in un settore che coinvolge migliaia di pazienti e costa oltre 200 milioni di euro l'anno".
Saitta non intende sospendere la delibera e tanto meno ritirarla: "non impongo nulla né ai Comuni, né alle cooperative che gestiscono i servizi - precisa - offro la disponibilità di lavorare al Tavolo per migliorare il testo partendo però esclusivamente dalle esigenze dei pazienti, dai dati certi del fabbisogno di salute e non da opinioni ed interessi di parte”.
“E' un settore- prosegue Saitta- che presenta lacune di governo gravi da parte della Regione, con questioni di fondo trascurate per anni; le condizioni e l'offerta vanno uniformate sull'intero territorio regionale, per cui tutti i punti di erogazione dovranno essere nel frattempo autorizzati in via provvisoria e in un secondo tempo accreditati ed avere con le varie Aziende sanitarie rapporti definitivi e trasparenti”.
La rivalutazione dei pazienti psichiatrici sarà avviata con tempi rapidi dai Dipartimenti di Salute mentale delle Aziende sanitarie: "Dobbiamo capire - dice Saitta - se le risposte date fino ad oggi ai malati sono sempre state adeguate ed in linea con l'appropriatezza necessaria ai singoli casi". Nascerà anche l'Osservatorio epidemiologico sulla Salute mentale che la Regione avvierà "anche per valutare quali risorse possano essere destinate alla risposta territoriale invece che residenziale".
10 luglio 2015
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