Asur Marche: pronto Regolamento per la valutazione e revoca degli incarichi di funzione. Ma per Nursind è una “farsa inutile”
"Ora ogni 3 anni le aziende sanitarie potranno rimettere a bando gli incarichi di funzione e sicuramente obbligati ogni 10 anni come da norma contrattuale. Cresce la rabbia tra i dipendenti, che vista la gravissima carenza di personale nei servizi in prossimità delle ferie estive, attendevano altre determine, quelle di assunzione a tempo indeterminato dalle graduatorie concorsuali vigenti e i rinnovi dei tempi determinati in scadenza", commenta il sindacato.
02 GIU - L’Asur Marche in esecuzione del disposto normativo contrattuale del 21.05.2019, con
Determina n. 281 il 27 maggio 2019 ha approvato il “Regolamento per il conferimento, la valutazione e la revoca degli incarichi di funzione (artt. 14 e seg. Ccnl 21/05/2018 area comparto)". L’atto nei suoi contenuti ha destato molto clamore nei professionisti sanitari dell’Asur Marche, specialmente nei titolari della funzione di Coordinamento nelle diverse Unità Operative del Ssr già da molti anni.
"Probabilmente non avevano prestato attenzione al fatto che con l’entrata in vigore del nuovo Ccnl, tali incarichi sono in realtà 'precari' e rischiano seriamente di essere a termine, perché cessano di avere efficacia gli articoli dei precedenti Ccnl che disciplinavano gli incarichi di posizione organizzativa e le funzioni di coordinamento. Ora ogni 3 anni le aziende sanitarie potranno rimettere a bando gli incarichi di funzione e sicuramente obbligati ogni 10 anni come da norma contrattuale, vedi art.19 comma 5 Ccnl 2016-18….'Gli incarichi possono essere rinnovati, previa valutazione positiva,…per una durata complessiva di 10 anni'", commenta in una nota Nursind Marche (Ancona - Macerata - Ascoli Piceno - Fermo - Pesaro - Urbino).
Il Sindacato delle Professioni Infermieristiche NurSind durante la contrattazione all’Aran aveva protestato che questa logica competitiva in autorità della dirigenza aziendale, non era di alcuna utilità al funzionamento e consolidamento di una rete di progetti e competenze. Questo uno tra i molti motivi che hanno indotto il Nursind a scendere in piazza e proclamare lo sciopero generale nel 2018 per ben 3 giorni. "Un primato tra le OO.SS. che avremmo preferito non ottenere. Purtroppo gli altri sindacati non hanno accolto la nostra protesta e preferito firmare questo contratto che ora concretamente dimostra di creare i disagi da noi preventivamente denunciati", aggiunge il sindacato.
"Uno di questi, l’orpello burocratico costituito dalla determina Asur Marche 281/2019; lo dimostra chiaramente il suo contenuto quando esprime l’intenzione di '…. completare il processo d’’istituzione e assegnazione degli incarichi di funzione, presso le diverse articolazioni aziendali secondo criteri di… omogeneità…'; salvo poi contraddirsi all’art. 7 del Regolamento – Valutazione dei titoli e del colloquio. Qui con stupore apprendiamo che al 'Colloquio' è stato assegnato il 50% del punteggio totale, decretando così l’impossibilità di stabilire criteri oggettivi di merito", spiega Nursin Marche.
"Oltre il danno la beffa, perché mentre su altri punti l’azienda ha in parte accolto alcune modifiche chieste dalle RSU e dal Sindacato Nursind, sul punto cruciale della valutazione ha tenuto a mantenere “carta bianca”. Una modalità ridicola, quando usciranno gli appositi bandi e relative graduatorie, potremo aprire il toto scommesse. NurSind aveva proposto soluzioni possibili già percorse da altre aziende sanitarie del Veneto, che mitigavano la discrezionalità e autorità delle aziende sanitarie, invece l’Asur Marche ha preferito la farsa, spreco di tempo e risorse che potevano trovare miglior investimento e progettualità".
"Inoltre, l’Asur Marche in fase di negoziazione con le Rsu ha richiamato esclusivamente la necessita di riformare gli incarichi organizzativi, funzioni che coinvolgono solo una minima parte dei professionisti, mentre in Asur Marche non è mai stata contemplata la valorizzazione degli incarichi professionalizzanti degli infermieri. E - aggiunge il sindacato - sono molti i professionisti sanitari specializzati o con competenze avanzate che operano quotidianamente nei servizi fornendo prestazioni sanitarie esperte all’utenza. Parliamo degli infermieri delle terapie intensive, quelli degli accessi venosi con guida ecografica, delle sale operatorie, ambulatori specialistici, dei pronto soccorso, 118, dialisi, ecc., da sempre senza alcuna retribuzione aggiuntiva e incarico formale. Quanto dovranno ancora attendere questi professionisti specialisti ed esperti? Ai posteri l’ardua sentenza perché, come 'Ponzio Pilato' il Ccnl 2016-18, non consegna le risorse economiche necessarie e sposta la definizione dei criteri di assegnazione ad altri enti ed istituzioni: Ministero della Salute, Ministero dell’Università, Regioni e su proposta dell’osservatorio Nazionale istituito nel 2016, che dopo circa 3 anni non ha ancora partorito neanche una bozza di progetto (…art.16 comma 7 Ccnl 2016-18)".
"Sicuramente non con il Ccnl vigente che svilisce anche la rappresentanza sindacale, non consentendogli nemmeno una concertazione efficace con le aziende. A cosa serve il previsto 'confronto' tra Rsu, OO.SS. e aziende sanitarie se poi l’accordo tra le parti non è necessario?” Art.5 comma 2 Ccnl 2016-18 ”…al termine del confronto, è redatta una sintesi dei lavori e delle posizioni emerse. Dobbiamo ammettere con rammarico che gli strumenti consegnati alle OO.SS. e Rsu dal nuovo Ccnl sono in larga parte deficitari, in chiaro vantaggio per le aziende che hanno dimostrato di saperlo ben utilizzare. Cresce intanto la rabbia tra i dipendenti, che vista la gravissima carenza di personale nei servizi in prossimità delle ferie estive, attendevano altre determine, quelle di assunzione a tempo indeterminato dalle graduatorie concorsuali vigenti e i rinnovi dei tempi determinati in scadenza", conclude Nursind Marche.
02 giugno 2019
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