Marche. Il Ministero promuove il Piano regionale di prevenzione 2017
Al centro del Piano le vaccinazioni. Poi interventi su infanzia; scuola; stili di vita; screening; lavoro; ambiente; emergenze; randagismo e benessere animale; sicurezza alimentare; malattie infettive trasmissibili e, appunto, vaccinazioni. Soddisfazione del presidente Ceriscioli: “Il raggiungimento degli obiettivi è un risultato importante”.
23 AGO - Le Marche hanno ottenuto la certificazione del Ministero della Salute per le azioni svolte nell’ambito del Piano Regionale di Prevenzione per l’anno 2017. La Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute ha valutato positivamente e certificato le attività svolte sulla base delle linee programmatiche che vanno da azioni a favore dell’infanzia all’età adulta avanzata, dall’ambiente di lavoro alla scuola. Il Piano pone, tra l’altro, particolare attenzione alle vaccinazioni per bambini, adulti e soggetti a rischio.
“Il raggiungimento degli obiettivi previsti per l’ anno 2017 - spiega il Governatore della Regione Marche,
Luca Ceriscioli - è un risultato importante che rappresenta il riconoscimento per il lavoro svolto dai Dipartimenti di Prevenzione e per tutti coloro che, nonostante le difficoltà, hanno partecipato alla realizzazione delle attività previste nelle linee progettuali”.
Il Piano Regionale di Prevenzione disciplina le attività fino al 2019, con azioni che coinvolgono trasversalmente tutte le politiche regionali, specifica i principi e la visione generale: sono stati identificati, in linea con le indicazioni nazionali, 12 programmi, declinati in linee progettuali riguardanti i più rilevanti temi della Sanità Pubblica. Questi programmi riguardano la tutela della salute nell’infanzia; la promozione della salute in ambito scolastico; la promozione dei corretti stile di vita negli adulti e negli anziani; la prevenzione relativa agli
screening; la promozione della salute in ambito lavorativo; la prevenzione e la tutela della salute nelle tematiche ambientali; la promozione delle vaccinazioni; la preparazione e la risposta alle emergenze di sanità pubblica; la prevenzione del randagismo ed il benessere degli animali da affezione; la sicurezza alimentare; la prevenzione della malattie infettive trasmissibili.
Nella elaborazione del Piano Regionale di Prevenzione sono state inserite strategie inter- e multi-settoriali, che coinvolgono, con la regia dei Dipartimenti di Prevenzione, altri enti che concorrono alla realizzazione delle azioni previste. Inoltre, sono stati seguiti altri principi, quali la messa in atto di azioni di promozione della salute basate su evidenze scientifiche e il contrasto alle diseguaglianze.
Nell’ambito del Piano nelle Marche sono stati anche avviati due importanti programmi per lo sviluppo dell’attività motoria e sportiva: uno in ambito scolastico, con la sinergia di Regione Marche, Asur, Coni, del Miur e la collaborazione di Cip e Csi, l’altro riservato ad adulti ed anziani, con il coinvolgimento degli Enti di Promozione Sportiva.
Per i programmi del Piano, come richiesto dal Ministero della Salute, sono stati individuati gli indicatori sentinella e relativi standard, per documentare e valutare l’avanzamento dei programmi verso il raggiungimento degli obiettivi specifici. A settembre rappresentanti regionali parteciperanno all’avvio dei lavori per l’elaborazione del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025.
23 agosto 2018
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Marche