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QS Edizioni - sabato 27 luglio 2024

Gli interventi di Pani, Pecorelli, De Vincenti, Scaccabarozzi e il messaggio di Lorenzin

6 febbraio - Ad aprire la presentazione del Rapporto è stato il presidente dell’Aifa Sergio Pecorelli che ha ricordato le sfide del futuro a partire dall’arrivo dei nuovi farmaci (costosi), dall’aumento dei consumi e dal problema della sostenibilità, ricordando come il tema dell’appropriatezza e dell’aderenza terapeutica siano decisivi.
 
A seguire sono stati letti i saluti del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin che nel ringraziare l’impegno dell’Aifa ha evidenziato nel suo messaggio come “il rapporto Osmed ha rappresentato negli ultimi anni tredici anni la principale fonte d’informazione e formazione degli operatori sanitari sul coretto uso dei farmaci”.
 
“In questo periodo – ha evidenziato il Ministro - è più che mai importante ribadire che i farmaci sono prodotti di tecnologie complesse per le quali la valutazione del rapporto tra rischi e benefici è frequentemente molto articolata da dirimere, ed è poco saggio forzare l’esito di una valutazione nella direzione della attese della speranza di cura di una malattia, anche quando questa non lascia spazio a prospettive ottimistiche”.
 
A seguire il Dg Aifa Luca Pani ha presentato i dati rilevanti del Rapporto ricordano come esso “ci dice che, a fronte di una riduzione della spesa farmaceutica, si registra una crescita significativa dei consumi: il numero di prescrizioni di medicinali e' infatti aumentato del 3,2% rispetto allo stesso periodo del 2012. Tale dato assoluto va accompagnato dalla analisi della pratica clinica di utilizzo dei medicinali che nel Rapporto OsMed e' stata introdotta già a partire dalla precedente edizione relativa al 2012 e che e' presente anche in questa infrannuale del 2013. Si tratta di una descrizione preziosa che delinea come sta cambiando l'impiego di farmaci utilizzati nel trattamento delle principali malattie croniche e quale e' l'approccio alle cure da parte dei pazienti. Dati fondamentali per supportare le istituzioni regolatorie e i prescrittori a prendere le giuste decisioni".
 
“Gli italiani – ha proseguito Pani - si sono confermati grandi utilizzatori di farmaci per l'apparato cardiovascolare, che restano in testa alla graduatoria di consumo e spesa, come accade già da alcuni anni. Cresce l'aderenza alle terapie antipertensive, mentre si evidenziano ampi margini di miglioramento nella prescrizione delle statine, i principi attivi a maggior spesa nella categoria. I farmaci per l'apparato gastrointestinale e metabolismo sono i secondi nella classifica dei più utilizzati e il dato non sorprende, dal momento che quella metabolica e' considerata la sindrome del nuovo millennio, da cui derivano gravi patologie come obesità, diabete e malattie cardiovascolari". "Gli italiani fanno inoltre largo uso di antidepressivi - commenta ancora Pani - che sono risultati la categoria del Sistema nervoso centrale maggiormente prescritta tra i farmaci distribuiti dalle farmacie pubbliche e private. Un dato positivo è quello relativo all'aderenza al trattamento (41,6%), in aumento rispetto all'anno precedente". "Dal punto di vista della spesa - conclude Pani - si riduce del 3,9% la spesa territoriale a carico del Servizio sanitario nazionale, pari a 8,8 miliardi di euro, mentre aumenta rispetto al 2012 (+11,2%) l'acquisto privato da parte dei cittadini dei medicinali di fascia A (rimborsabili dal Ssn). Si riduce, invece, del 1,6% l'acquisto di medicinali di fascia C a carico del cittadino"
 
A margine della presentazione il Dg Aifa ha parlato anche dello sforamento ‘cronico’ della spesa ospedaliera: “Moltissimi farmaci innovativi stanno andando in ospedale ed è quindi verosimile che il tetto sarà difficile da mantenere. Devo dire che molto dipende a cosa arriverà nel futuro”.
 
In merito invece all’aumento degli acquisti privati dei farmaci di fascia A che sembra dovuto al fatto che il costo tra ticket e farmaco sia simile e per questo è più conveniente acquistare i medicinali privatamente Pani ha confermato che “sì, ciò sta succedendo come anche è da notare il progressivo aumento della compartecipazione”.
 
Pani ha parlato anche degli equivalenti affermando che ormai “i consumi sono in linea con quelli degli altri Paesi Ue anche se ancora lontani da i numeri di Usa e Uk”. Poi una battuta anche sul tema internet e farmaci: “Dobbiamo potenziare il controllo”.
 
Un commento dei dati del Rapporto Osmed anche da parte del presidente di Farmindustria Massimo Scaccabarozzi che ha specificato come “l’aumento dei consumi non è una sorpresa viste le variazioni demografiche che abbiamo nel Paese come non è una sorpresa che all’aumento dei consumi coincida una diminuzione della spesa perché i nostri prezzi vanno giù. Dunque c’è un aumento della spesa privata del cittadino (tra consumi e ticket).Il dato che emerge è che gli equivalenti sono ormai ad un livello comparabile con quello degli altri Paesi Ue. Sulla ospedaliera è chiaro che aumenta perché stanno arrivando prodotti nuovi”.
 
“Ma non dimentichiamo come noi abbiamo – sottolinea il presidente di Farmindustria – un  tetto e che questo tetto è già nato sforato. Ma ricordiamo che non si può parlare di spesa fuori controllo perché il ripiano dello sforamento lo paghiamo noi e su questo punto abbiamo molta preoccupazione perché credo che sia arrivato il momento di guardare a questo tetto con serietà”.
 
In seguito l’intervento del sottosegretario allo Sviluppo economico Claudio De Vincenti che ha sottolineato come c’è un Tavolo sulla farmaceutica. Segnalo che almeno due delle questioni chiave poste al tavolo hanno iniziato a tradursi nelle politiche di Governo: parlo della stabilizzazione delle regole, non ci sono stati tagli e abbiamo spinto per un miglioramento tecnico dal punto di vista della costruzione delle statistiche sulla spesa che riguardava la terzietà del soggetto erogatore e gestore delle statistiche. E il ruolo centrale di Aifa è decisivo in questo senso”
 
“A breve – ha concluso - riconvocheremo il tavolo (2-3- settimane) per affrontare altri nodi. A partire dal rafforzamento della regolazione centrale e dal superamento dei tetti specifici di prodotto dal momento in cui abbiamo i budget  sia per l’ospedaliera che per la territoriale”. 
6 febbraio 2014
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