“La fine dei faldoni”. Il ministro Brunetta presenta così il nuovo Codice dell’Amministrazione Digitale (Cad), approvato oggi in via definitiva dal Cdm e che obbligherà tutte le amministrazioni pubbliche ad utilizzare esclusivamente sistemi digitali per certificare, comunicare, archiviare i propri atti. Un processo già avviato, ma che sarà completato entro due anni, come prevede il documento varato oggi.
Per la sanità restano da definire i passaggi relativi ai Cup e alla gestione del Fascicolo sanitario elettronico, mentre sono già in via di realizzazione le ricette mediche digitali e i certificati di malattia on line.
Secondo le previsioni del ministero per la P.A., la digitalizzazione del ciclo prescrittivi, con l’invio telematico delle ricette dal medico al paziente alla farmacia, potrebbe produrre un risparmio di circa 5-6 miliardi di euro all’anno, pari a circa il 25% della spesa farmaceutica. La prescrizione elettronica, infatti, dovrebbe migliorare la gestione dei medicinali, limitando gli sprechi dovuti ai farmaci scaduti, e arginare le truffe. Lo stesso Brunetta ha detto che “le aleatorie autocertificazioni sulle esenzioni” potrebbero produrre, se smascherate, tra 500 milioni e un miliardo di euro di risparmio.
Riguardo alla trasmissione on line all’Inps dei certificati di malattia dei dipendenti pubblici, Brunetta ha sottolineato che produrrà certamente un notevole risparmio, considerando che saranno evitate circa 100mila raccomandate ogni anno. A oggi il sistema di certificazione on line è utilizzato per il 60-70% dei certificati. Ma il doppio regime, cartaceo e elettronico, sarà possibile ancora soltanto per il mese di gennaio prossimo. “Da febbraio – ha detto il ministro – scatteranno le sanzioni”. Ovviamente, per i medici che non useranno la trasmissione elettronica dei certificati.
E.A.