Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Lunedì 25 NOVEMBRE 2024
Lombardia
segui quotidianosanita.it

I ginecologi italiani contro ProVita: “Inaccettabile e oltraggioso il manifesto sulla Ru486. #basta usare il corpo delle donne”

Sigo-Aogoi-Agui-Agite, considerano riprovevole non solo la mancanza di contenuto scientifico, ma soprattutto l’uso inaccettabile delle immagini comparse in un manifesto di Provita&Famiglia e affermano con forza che è ora di dire basta all'utilizzo del corpo delle donne per trasmettere qualunque messaggio, da quelli pseudo-scientifici alla pubblicità delle macchine

09 DIC - “Un affronto oltraggioso, profondo ed indegno alla dignità delle donne e scientificamente non corretto”. Sigo-Aogoi-Agui-Agite, le società scientifiche che rappresentano la totalità della ginecologia ed ostetricia italiana, da sempre al fianco delle donne in tutte le loro battaglie, scendono in campo e bocciano sonoramente il manifesto pubblicitario comparso a Milano e anche a Roma contro la pratica della IVG farmacologica. Siglato Provita&Famiglia il manifesto, sul quale campeggia una giovane donna sdraiata per terra, definisce un veleno la Ru486.
 
Una pubblicità che i ginecologi hanno definito “riprovevole non solo la mancanza di contenuto scientifico, ma soprattutto l’uso inaccettabile delle immagini e affermano con forza che è ora di dire basta all'utilizzo del corpo delle donne per trasmettere qualunque messaggio, da quelli pseudo-scientifici alla pubblicità delle macchine”.
 
“L’utilizzo del farmaco per indurre l’aborto voluto (Ivg) oppure in alternativa al cosiddetto ‘raschiamento’ in caso di aborto non voluto (spontaneo) – sottolineano in una nota congiunta – è stato autorizzato dal 2009 e poi ribadito nel 2020, dagli organi competenti (Ministero ed Aifa) dopo il parere favorevole degli esperti ed in base alla esperienza clinica già ottenuta in molti Paesi da decenni. È un manifesto terribile, non veritiero che utilizza in modo inaccettabile il corpo di una donna”.

I ginecologi si erano già espressi favorevolmente sull’utilizzo maggiormente esteso del metodo farmacologico nella interruzione volontaria di gravidanza e nei casi di aborto interno in quanto, nei tempi e modi corretti, risulta più accetto e meno invasivo per le donne

“È ora di dare dignità alle donne, alle persone, al corpo delle donne – concludono Sigo-Aogoi-Agui-Agite – tutta la ginecologia italiana è profondamente colpita, amareggiata da questo manifesto con cui si è veramente toccato il fondo. Come ginecologhe e ginecologi, medici che si occupano dalla salute delle donne, non possiamo tollerare questa ennesima violenza mediatica contro le donne e che trasmette un messaggio scientifico distorto. Intendiamo tutelare, ora e sempre, la dignità della sofferenza, il rispetto del corpo delle donne, la libertà delle donne, il rispetto della legge e siamo pronti ad agire anche per vie legali”.
 
Il manifesto contestato di ProVita

 

09 dicembre 2020
© Riproduzione riservata

Altri articoli in QS Lombardia

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy