Brexit. Maroni: “No all’Ema a Londra”. E candida Milano come nuova sede
Dopo il referendum che ha decretato l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, il presidente della Regione Lombardia chiede di spostare la sede dell’Agenzia europea del farmaco. E annuncia: “Costituirò un fondo per aiutare i giovani ricercatori che sono andati in Inghilterra a tornare da noi e per attrarre imprese e startup che oggi lavorano nel Regno Unito”.
28 GIU - Dopo l’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, l’Agenzia Europea del Farmaco (Ema) non deve più avere sede a Londra. La pensa così il presidente della Regione Lombardia,
Roberto Maroni, che ha candidato Milano come nuova sede dell’Ema.
"Ho lanciato l'idea di portare qui l'Agenzia europea del farmaco, che adesso ha sede a Londra. Mi auguro che il Governo tenga conto di questa richiesta, facendo del nostro capoluogo il punto di riferimento europeo per le biotecnologie e per la salute", ha dichiarato Maroni in una nota dell’ufficio stampa che riprende le dichiarazioni rilasciate dal presidente a margine dell'assemblea di Concommercio tenuta ieri a Milano.
Il presidente della Lombardia ha inoltre annunciato la costituzione di “un fondo da 50 milioni di euro per aiutare i giovani ricercatori che sono andati in Inghilterra a tornare da noi e per attrarre imprese e startup che oggi lavorano nel Regno Unito. L'ho chiamato fondo 'come in', venite da noi”.
Per farlo, ha spiegato Maroni, “aprirò un tavolo con le Università per capire quali sia il modo migliore per procedere. Brexit è un'opportunità da sfruttare”.
28 giugno 2016
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