Le medicine non convenzionali “fanno” ricerca. Presentati a Milano i risultati degli ultimi studi su diverse patologie
Medici ed esperti si sono confrontati oggi a Milano in occasione della presentazione della nuova edizione del volume “Low Dose Medicine - Omeopatia e Omotossicologia - Le Prove Scientifiche” per approfondire lo stato dell’arte della ricerca scientifica italiana sui “bassi dosaggi”
11 MAG - Questa mattina a Milano, presso l’Università di Milano - Bicocca, medici ed esperti hanno illustrato, in una conferenza stampa organizzata da GUNA Editore i risultati ottenuti da numerosi studi scientifici sulla medicina dei bassi dosaggi. Durante l'incontro sono stati evidenziati e discussi i più recenti risultati della ricerca scientifica in questo settore: sono stati spiegati i meccanismi d’azione dei medicinali “low dose” e illustrati gli sviluppi che, da queste ricerche, stanno scaturendo in termini di cura per molte patologie, come ad esempio la psoriasi, la vitiligine e la corioretinopatia sierosa centrale.
“Sono fiero di aver coordinato la riedizione del nuovo volume ‘
Low Dose Medicine. Omeopatia e Omotossicologia. Le prove scientifiche’ - ha dichiarato
Leonello Milano, Neurologo e Direttore Scientifico della rivista “
La Medicina Biologica” - , che permette di far conoscere l’efficacia terapeutica dei medicinali non convenzionali sia agli addetti ai lavori sia a coloro che vogliano documentarsi su un argomento di stretta attualità e di interesse pubblic, come confermano gli 11 milioni di italiani che utilizzano con successo farmaci non convenzionali per curare e prevenire malattie, e soprattutto i 20.000 medici che - con un saggio atteggiamento ‘complementare’ - li prescrivono ogni giorno”.
“La corioretinopatia sierosa centrale (CSC) - ha illustrato
Andrea Basile, Medico Oculista, - è una patologia invalidante caratterizzata dal distacco della retina sensoriale nella regione maculare che porta a una degenerazione progressiva dell’epitelio retinico con conseguente significativa riduzione delle capacità visive. Le attuali terapie farmacologiche e parachirurgiche hanno dato risultati solo parzialmente rispondenti alle attese e non scevre da effetti avversi anche gravi. Obiettivo dello studio è stata quindi la valutazione retrospettiva dell’efficacia della somministrazione orale di medicinali low-dose nella riduzione dello spessore retinico e nel riassorbimento del liquido sottoretinico. I risultati clinici hanno evidenziato la validità di questo trattamento ‘low dose’ e hanno fornito preziose indicazioni per lo studio e la realizzazione di ulteriori trial clinici controllati”.
“Gli attuali trattamenti - ha sottolineato
Torello Lotti, Dermatologo - per la vitiligine non sono del tutto soddisfacenti in termini clinici, estetici e di risultati definitivi per i pazienti. Recentemente, sono state però introdotte terapie combinate che hanno portato risultati positivi: in questo studio la terapia si è basata sulla Low Dose Cytokines Therapy associata a microfototerapia, procedure che, quando associate, aumentano notevolmente i risultati del singolo trattamento locale e velocizzano l’effetto di ripigmentazione".
“L’impulso alla ricerca è stato notevole, negli ultimi anni - ha concluso
Alessandro Perra, Direttore Scientifico di GUNA- consolidando una rete di collaborazioni con alcune delle più prestigiose Università italiane. La pubblicazione su Riviste internazionali dei risultati della ricerca ‘low dose’, tanto pre-clinica quanto clinica, ha attirato su questo nuovo paradigma della farmacologia l’interesse della comunità scientifica e ha contribuito a iniziare a dissipare lo scetticismo pregiudiziale che per molti anni, spesso ingiustificatamente, ha avvolto le cosiddette Medicine Non Convenzionali. E’ nostra ferma intenzione rinnovare l’impegno alla collaborazione con primari centri universitari per il sostegno a studi di qualità, del quale il volume presentato oggi è un’eccezionale sintesi”.
Lorenzo Proia
11 maggio 2016
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