Don Gnocchi. Domani presidi territoriali in tutta Italia contro disdetta del contratto
I lavoratori metteranno in atto presìdi e assemblee unitarie in tutte le strutture presenti sul territorio nazionale, di cui 12, cioè la maggioranza, si trovano in Lombardia. “Proseguiremo la mobilitazione finché la Fondazione non aprirà il confronto”, avvertono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl della Lombardia.
20 OTT - Continua la protesa dei dipendenti della Fondazione Don Gnocchi contro la disdetta “unilaterale” del contratto nazionale. Come già annunciato in
Basilicata, ha preso il via in tutto il territorio nazionale una mobilitazione e domani le lavoratrici e i lavoratori, già in stato d’agitazione, terranno presìdi e assemblee unitarie in tutte le strutture presenti sul territorio nazionale, di cui 12, cioè la maggioranza, si trovano in Lombardia.
“La disdetta del contratto rappresenta, per i 5.500 operatori sanitari della Fondazione, il peggioramento delle condizioni economiche e normative”, affermano in una nota congiunta i sindacati Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl della Lombardia, ricodando alla dirigenza della Fondazione “che già da tempo i lavoratori si stanno sacrificando per sopperire ai problemi finanziari della onlus, garantendo ai pazienti le cure necessarie, pur con turni insostenibili e con le retribuzioni ferme al 2009”.
“Nella nostra regione – spiegano i sindacati - si sono già tenute nei giorni scorsi diverse iniziative di protesta. Dopodomani si tornerà in presidio in tutte le sedi. Proseguiremo la mobilitazione finché la Fondazione non aprirà il confronto”.
20 ottobre 2015
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