Integrazione pubblico e privato. Mantovani: “In Lombardia modello vincente”
Per l'assessore “il sistema lombardo ha garantito nel dialogo tra pubblico e convenzionato un continuo e virtuoso rinnovamento a beneficio dei cittadini". La dimostrazione, secondo Mantovani, sta nel forte numero di pazienti che arrivano da altre Regioni dove la sanità è prevalentemente pubblica.
23 LUG - "Sono particolarmente lieto dell'incontro odierno e dell'opportunità di dialogare con voi che siete espressione di uno dei "due polmoni" della sanità lombarda e della sua eccellenza rappresentata da servizi di qualità erogati proprio nella collaborazione e nella integrazione tra sanità pubblica e convenzionata". Con queste parole, riferisce una nota regionale, il
vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia Mario Mantovani ha aperto ieri la tavola rotonda "Sanità lombarda, nuovi modelli e strumenti organizzativi", un incontro organizzato a Monza dal giornale "Il cittadino", Asl e Confindustria Monza e Brianza. Al dibattito era anche presente il prof.
Gabriele Pelissero, Presidente dell'Associazione Italiana Ospedaliera Privata (AIOP), la cui presenza ha rappresentato per Mantovani l’occasione per rimarcare il ruolo del privato nella sanità regionale.
"Io non amo chiamarla sanità privata, ma convenzionata", ha chiarito Mantovani, evidenziando che “in Liguria esiste solo la sanità pubblica e da quella Regione vicina vengono a curarsi da noi 9 mila pazienti alla ricerca di alta specialità. Lo stesso fenomeno si registra con i 15 mila pazienti dell'Emilia Romagna, dei 23 mila del Piemonte, non Regioni del sud Italia. Se riferisco con soddisfazione della nostra eccellenza sanitaria è perché il sistema lombardo ha garantito nel dialogo tra pubblico e convenzionato un continuo e virtuoso rinnovamento a beneficio dei cittadini", ha ribadito l’assessore.
All'incontro e' stato anche presentato in anteprima delle fotografie della pubblicazione "Anime prigioniere" immagini di vita al Presidio Corberi. "Addentrandosi in questa pubblicazione si viene colti dalla sensazione di affrontare un viaggio - ha detto ai giornalisti il vice presidente Mantovani - Prima ancora che le parole, e' il susseguirsi delle immagini fotografiche ad immergere il lettore nella dimensione sconosciuta, e temuta, del disturbo mentale grave, presentando con la forza del linguaggio visivo lo smarrimento e il dolore che accompagnano questa condizione, insieme ad un'umanità dirompente, fatta anche di momenti di gioia e sorrisi".
"Sono pertanto lieto – ha concluso Mantovani - che l'Istituzione che ho l'onore di rappresentare, e che ha posto il tema della salute mentale al centro delle proprie politiche, svolga un ruolo importante per la vita di questa struttura in cui trovano accoglienza pazienti fragili e molto speciali. Ringrazio quindi gli autori, gli operatori e tutti coloro che hanno contribuito alla redazione del volume per l'intensità della passione e dell'impegno che traspaiono dallo scorrere delle pagine".
23 luglio 2015
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