Lombardia. Mantovani: “Pronti a eliminare superticket, se governo non ci avesse tagliato fondi l'avremmo fatto prima”
L'assessore alla Salute, nel corso di una trasmissione televisiva, ha spiegato che il provvedimento "potra' interessare quasi 2,5 milioni di Lombardi, per un investimento pari a circa 35 milioni di euro". Poi sull'Expo: “Nei primi 50 giorni, sono stati 2061 gli accessi ai punti di Primo intervento del sito, circa 40 persone al giorno".
22 GIU - "Siamo molto soddisfatti di come risponde il sistema sanitario a Expo predisposto da Regione Lombardia". Lo ha detto il vice presidente e assessore alla Salute di Regione Lombardia
Mario Mantovani intervenuto alla trasmissione 'Orario continuato' in onda su Telelombardia.
"In soli 50 giorni dall'inizio di Expo - ha aggiunto Mantovani - sono stati 2061 gli accessi ai punti di Primo intervento del sito, circa 40 persone al giorno. Gli interventi di soccorso all'interno del sito espositivo sono stati invece 2366 finora, quasi 50 al giorno; di questi, 277 sono trasportati dal sito Expo in Pronto soccorso di ospedali del territorio. Infine, 224 sono stati gli accessi al punto di guardia medica Expo walk-in center di via Rugabella. Abbiamo dedicato - ha sottolineato Mantovani - circa 50 milioni di euro a questo potenziamento".
"Siamo pronti a eliminare i superticket - ha precisato il vice presidente lombardo -, se il Governo non ci avesse tagliato i fondi avremmo fatto prima. Questo provvedimento potra' interessare quasi 2,5 milioni di Lombardi, per un investimento pari a circa 35 milioni di euro".
"Più salute territoriale e meno ospedaliera: e' questa, in sintesi, la base della Riforma sanitaria lombarda - ha detto ancora l'assessore alla Salute - che consentira' di offrire piu' cure ai cittadini a casa loro senza necessariamente rivolgersi agli ospedali. Il presidente Maroni ha previsto che sia approvata in luglio; credo che i tempi siano ragionevoli".
"Regione Lombardia - ha ribadito Mantovani - sta aspettando dal Governo 160 milioni per le cure erogare ai migranti. E il Governo ce li deve dare". "Noi, intanto, continuiamo a lavorare. Il presidio sanitario in Stazione Centrale - ha concluso - serve anche per garantire la salute dei Milanesi e dei Lombardi. Trovo inconcepibile non riuscire a trovare una soluzione comune".
22 giugno 2015
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