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A Santa Margherita Ligure cardiologi e Mmg si confrontano sulle malattie cardiovascolari

Prioritari gli interventi sugli stili di vita, in particolare il fumo. Smettere è fondamentale, ma quando non si riesce, il medico non deve disdegnare una strategia di riduzione del danno proponendo al paziente alternative meno dannose della sigaretta

18 APR - Si è tenuto dal 12 al 14 aprile scorso a Santa Margherita Ligure il IX Meeting Nazionale “Nel CUORE di Santa – Il cardiologo e il MMG sul territorio” che ha visto cardiologi e medici di medicina generale (MMG) di tutta Italia riuniti per discutere di nuovi approcci e studi in ambito di cardiologia.

Un tema, quello delle malattie cardiovascolari, prioritario: sebbene lo scenario epidemiologico abbia subito profondi mutamenti negli ultimi decenni, le malattie cardiache rappresentano ancora la prima causa di morte.

Tra le cause, sia fattori di rischio non modificabili come età, sesso e familiarità, che fattori modificabili, legati a comportamenti e stili di vita scorretti tra i quali: sedentarietà, abuso di alcol, cattiva alimentazione e certamente il fumo. Il fumo di sigaretta infatti, a causa del processo di combustione, produce migliaia di sostanze dannose o potenzialmente dannose che hanno effetti negativi sia sul cuore (i cosiddetti effetti ischemici) che sui vasi (aterosclerosi). La prevenzione è dunque essenziale.
 
“Fare attività fisica, mangiare in modo salutare e limitare il consumo dell’alcool sono sicuramente buone abitudini che ciascuno di noi deve impegnarsi nel fare quotidianamente”, ha commentato Alberto Cavallini, Cardiologo della Casa di Cura “Villa Montallegro” di Genova e membro del Comitato Scientifico organizzatore. “Siamo tuttavia consapevoli che il fumo rientri tra i vizi più difficili da debellare. Fortunatamente oggi innovazione e ricerca scientifica hanno permesso di sviluppare prodotti alternativi alle sigarette, capaci di ridurne in maniera significativa la dannosità, anche e soprattutto nei confronti del cuore. È fuori dubbio che l’obiettivo a cui ogni fumatore debba tendere sia lo smettere di fumare, ma l’esperienza ci insegna che troppo spesso i tentativi a tal fine non vadano a buon fine. A queste persone dunque, come medici dobbiamo consigliare l’uso di alternative senza combustione, siano queste e-cig o prodotti a tabacco riscaldato, in un’ottica di riduzione del danno”.
 
"La classe medica, e in particolare i medici di medicina generale, da sempre in prima linea nella salvaguardia della salute dei propri assistiti, si impegnano quotidianamente per fare informazione sui danni causati dal fumo; tuttavia, nonostante ciò, l'esperienza quotidiana ci insegna che non tutti i fumatori riescono o vogliono smettere di fumare”, ha sottolineato Roberto Pescatori, presidente del congresso e medico di medicina generale a Santa Margherita Ligure e specialista cardiologo. “Così come accade per le nuove opportunità terapeutiche farmacologiche, è opportuno che i MMG siano informati anche sull'esistenza di prodotti alternativi alle sigarette che hanno il potenziale di ridurre il danno, come le sigarette elettroniche e i prodotti a tabacco riscaldato che, eliminando la combustione, principale causa della dannosità delle sigarette, hanno il potenziale di ridurre significativamente i rischi di sviluppare malattie fumo correlate”.
 

18 aprile 2018
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