Genova. Una giornata di vacanza al mare per i bambini del Gaslini
Al via il progetto 'Maremoto' che permetterà a bambini in cura presso l'Ematologia dell'ospedale genovese e alle loro famiglie di trascorrere un po' di tempo al mare ospitati gratuitamente dal Mare Hotel di Savona
13 APR - Un momento di relax in un albergo a quattro stelle, al ristorante o nello stabilimento balneare, ma soprattutto una giornata diversa, a contatto con il mare, per i bambini del reparto di Ematologia del Gaslini e per i loro genitori. È il progetto “Maremoto" grazie a cui alcuni piccoli pazienti e le loro famiglie saranno ospitati gratuitamente al Mare Hotel di Savona.
Il progetto è stato presentato questa mattina a Genova, nella Sala Trasparenza della Regione Liguria, alla presenza del presidente dell'Istituto Gaslini Pietro Pongiglione, del primario ematologo dell'ospedale Gaslini Carlo Dufour, del campione di freestyle Vanni Oddera e della titolare del Mare Hotel, Pervinca Tiranini.
"Il ruolo del Mare Hotel in questo 'Maremoto' - racconta Pervinca Tiranini - sarà quello di cercare di dare sollievo alle famiglie e ai bambini colpiti da gravi malattie. Una catastrofe non solo a livello umano - spesso non escono mai dall'ospedale- ma anche a livello economico: molti genitori per assistere i figli perdono il lavoro, e non possono più permettersi un viaggio. Visto che il nostro hotel è sul mare, con giardino e piscine, cerchiamo nel nostro piccolo di aiutare queste famiglie a vivere una giornata di vacanza non solo fisica ma anche mentale: vogliamo permettere loro di rilassarsi trascorrendo una giornata in spiaggia, venendo a mangiare qualcosa nei nostri ristoranti, o magari dormendo una notte in una camera sul mare ammirando la luna. Insomma, vogliamo dare a queste persone, sia bambini che genitori, il sollievo che in questo momento non hanno".
“Voglio ringraziare tutti i partner di questa iniziativa che offre una grande occasione di svago a tanti nostri bambini che vivono un momento veramente difficile - spiega il presidente del Gaslini
Pietro Pongiglione – È importante avere il supporto di Associazioni, volontari e privati che si impegnano per interagire con il tessuto sociale della regione nell'interesse del bambino: perché il Gaslini non si occupa soltanto dell'aspetto strettamente sanitario ma anche di quello psicosociale, configurando così un quadro di presa in carico globale del malato e della sua famiglia, che rende il nostro vissuto unico nel saper combinare appunto le cure mediche e l'assistenza infermieristica con la componente ludico ricreativa, a favore del paziente pediatrico. Cogliamo con grande favore in questo caso l'iniziativa di un generoso privato, e auspichiamo che funzioni da stimolo e da esempio per ulteriori interventi di questa natura”.
“Iniziative di questo tipo fanno in modo che la qualità della vita del paziente migliori: è fondamentale durante il percorso terapeutico, ne abbiamo la conferma nei pazienti, che dopo molti anni dalle terapie ricordano le esperienze faticose, in un vissuto positivo e non negativo, anche grazie a esperienze come queste. Il paziente sottoposto a limitazioni importanti può approfittare di momenti che lo avvicinano agli standard di vita precedenti la chemioterapia, ricevendo alcuni piccoli privilegi e passatempi che in qualche modo alleviano e compensano le limitazioni imposte dalla malattia e dalle terapie”, aggiunge
Carlo Dufour direttore UOC Ematologia del Gaslini.
13 aprile 2018
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Liguria