Coronavirus. Il silenzio assordante della sanità integrativa
di Guido Citoni
04 APR -
Gentile Direttore,
nell’emergenza generata dalla pandemia da COVID-19, c'è purtroppo un silenzio assordante: quello della sanità privata intermediata, ed in particolare di quella integrativa. Volendo ripercorrere brevemente la resistibile ascesa di un settore che si era dapprima proposto come spalla del nostro SSN e successivamente aveva caldeggiato la necessità di incoraggiare la trasformazione della spesa privata di tasca propria in spesa intermediata dai Fondi Integrativi, sembra che il 2020 costituisca una cesura, inaugurando una nuova strategia: "facciamo finta di non esserci".
Nei nostri "andrà tutto bene", nell'elogio giusto tributato agli eroici medici che lavorano nel SSN, nella nostra ricerca di mascherine, tute e respiratori, non mi risultano grandi interventi del mondo della sanità integrativa, salvo forse per proporre (a spese di chi?) la riconversione di strutture (precedentemente inutilizzate?) a nuovi letti di terapia intensiva.
Da queste colonne io invece voglio proporre un loro coinvolgimento fattivo nel finanziamento di questa emergenza.
Infatti si potrebbe argomentare che, grazie al confinamento domiciliare di tutti i cittadini italiani, la dinamica delle spese sanitarie prevalentemente coperte dal settore integrativo sia decisamente rallentata, costituendo, per i fondi stessi, anziché un fattore di crisi un vero e proprio "bonus COVID-19".
Perché non chiedere dunque loro di finanziare indirettamente, con parte di questo guadagno, i costi che il nostro SSN sotto stress sta oggi affrontando?
Facendo un rapido calcolo, basato sui giorni di confinamento e sulla probabile lentezza con la quale usciremo dall'emergenza, riterrei che un loro contributo pari a circa il 10% dei premi riscossi sia sopportabile.
Soprattutto sarebbe come battere un colpo, sconfiggendo la tentazione di navigare nell'ombra.
Guido Citoni
Professore Associato di Economia Sanitaria alla Facoltà di Medicina dell'Università "La Sapienza" di Roma
04 aprile 2020
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