Quei silenzi complici della Fnomceo
di Manlio Coverti
08 FEB -
Gentile direttore,
Il medico che aiuta a morire un paziente che sceglie liberamente il suicidio assistito non è più punibile dal punto di vista deontologico dall'Ordine dei medici. Lo
ha stabilito la Fnomceo, che aggiorna il codice deontologico dopo la sentenza su Dj Fabo.
Occorre festeggiare? Oppure constatare che la Fnomceo
è prigioniera e
immobile? Possiamo mai accettare un assenso di seconda mano ad aiutare a morire liberamente, in assenza di una voce per aiutare a vivere durante l'arco della nostra esistenza?
L'unico passo positivo è quello sulla
Salute dell'ambiente, a fronte del quale la Fnomceo tace su tutti i temi di rilevanza etica adeguandosi pertanto ad una visione retrograda e difensiva.
Facciamo tre esempi:
1) Sul razzismo scatenato dalla pessima gestione mediatica sul Coronavirus non c'è niente. Costa scrivere a titoloni che da quando si è scatenato il virus le uniche vittime sono il commercio e il buon senso? In Italia nessuno è stato infettato finora. Nessuno. Gli unici tre casi sono stati infettati in Cina e intanto stanno morendo centinaia di italiani perché non si vaccinano per Influenza o Tetano. Inoltre abbiamo anche diverse vittime di pestaggio ovunque.
2) Sull'omofobia scatenata dai medici a mezzo stampa non c'è nulla. Costa alla Fnomceo firmare uno Statement che vieti le terapie riparative e garantisca il supporto al Coming Out? In Italia abbiamo tribunali e leggi che riconoscono i Diritti LGBTI. Tutti devono adeguarsi tranne i medici. Continuiamo ad insegnare omofobia e transfobia nelle facoltà sanitarie, aumentando il disagio e il malessere perfino dei medici LGBTI, terrorizzati all'idea di fare Coming Out.
3) Sulla sessualità responsabile abbiamo superato i limiti, con una legge che impone la falsa diagnosi di psicosi depressiva per giustificare davanti ai bigotti l'interruzione terapeutica di gravidanza. Costa di più regalare i preservativi agli adolescenti o vederli in ospedale per malattie infettive e gravidanze non desiderate? In Italia ci lamentiamo sia della sovrappopolazione mondiale sia della riduzione relativa di fertilità, che è tale solo rispetto al baby boom. Nessun genitore può essere obbligato a dare lezioni di sessualità, se non le ha mai ricevute a sua volta a scuola. L'effetto è perpetrare ad ogni generazione stereotipi misogini e sessuofobi, che producono violenze e comportamenti a rischio.
La Fnomceo dovrebbe essere all'avanguardia su questi temi, forte della realtà scientifica, del potere della rete e del buon senso che ogni medico sa mettere a disposizione, quando non è terrorizzato da divieti antistorici. La Fnomeco deve formalizzare cambi epocali per fermare le suddette assurdità antiscientifiche e disumane.
Il silenzio è una forma di complicità.
Manlio Converti
Psichiatra
Presidente AMIGAY
08 febbraio 2020
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