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Lombardia: addio ai Sitra?

di Gianni Melotti

04 FEB - Gentile direttore,
salvo sorprese dell’ultima ora, il testo definitivo si dovrebbe conoscere il 6 febbraio, sembra proprio che Regione Lombardia sia intenzionata a chiarire, finalmente, la materia dei Servizi e delle Dirigenze di area. Questo almeno a leggere la bozza di delibera per la stesura dei Piani di organizzazione aziendale (Poas) che circola da prima di natale. Stupisce, per altro piacevolmente, leggere nel testo alcune affermazioni apparse anche su questa testata.
 
Viene chiarito, alle periferie, quanto la Regione aveva già deliberato sull’argomento nel 2003, ribadito nel 2005 e definitivamente sancito nella stessa legge di riforma delle sanità lombarda nel 2015. In buona sostanza i Sitra verrebbero superati da una Direzione aziendale delle professioni sanitarie, “di norma” una struttura complessa, che fungerebbe da coordinamento tra i vari Servizi e le Dirigenze di area attivate e la Direzione strategica dell’azienda.

Nell’auspicarmi che nel documento finale sparisca quel “di norma”, spero tanto che ci si attivi sulle strutture periferiche affinchè non liquidino la faccenda con il solito” copia e incolla o peggio non facendo proprio nulla come accadde nel 2008 quando, una analoga delibera di Giunta, la n.7289, aveva previsto un Servizio di Prevenzione con tanto di Dirigente in possesso della Laurea Magistrale in Scienze delle professioni sanitarie della prevenzione.

Spero che questo non avvenga perché non si può continuare a demotivare la risorsa umana.

Con la Direzione aziendale delle professioni sanitarie si dovrebbe risolvere il pasticcio creato con la Dirigenza unica dei Sitra dove non era chiaro il rapporto tra dipendenza gerarchica e funzionale di professionisti sanitari, di area diversa da quella infermieristica, da anni regolamentari e solo da ultimo ordinati dalla legge 3/18 in un Ordine che è un organo sussidiario dello Stato che non credo permetterà quanto è avvenuto fin ora visto che la complessità organizzativa e il numero dei professionisti coinvolti, richiede attenzione e scelte conseguenti.


Per dare compiutamente corso alle indicazioni regionali, di cui al punto 9.2.1 (DAPS), delle linee guida per l’adozione dei Poas, ed alle normative legislative nazionali, sarà necessario non solo riconoscere la struttura complessa, ma soprattutto garantire, al più presto, nella Direzione aziendale delle professioni sanitarie e sociosanitarie, l’autonomia organizzativa e professionale delle singole Aree attraverso dirigenti di area, quando possibile, o, in via provvisoria, con l’assegnazione di posizioni funzioni di rilevanza aziendale .


In caso contrario, con il solito Dirigente unico, non solo non si assolvono le indicazioni regionali ma si continuerà con abusi nell’autonomia delle professioni delle aree diverse da quella infermieristica.

Nb norme di riferimento: Legge 251/00; DPCM 25-01-2008 sulla normativa concorsuale per assumere i dirigenti di area; ultimo contratto Stpa artt. 8 e 9; Il Consiglio di Stato, con sentenza 1940/16- L.R 23/15 art. 7 c 8
 
Gianni Melotti
Fisioterapista

04 febbraio 2020
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