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Vertici Enpam. Si taglino i compensi del 50%

di Walter Palumbo

01 FEB - Gentile Direttore,
leggendo gli articoli pubblicati dal Suo quotidiano on-line sulla questione legata ai sostanziosi emolumenti annuali che percepiscono i componenti del Consiglio di Amministrazione ENPAM partecipando anche alla gestione dei fondi immobiliari e delle altre società in house, specie quelli del Presidente Oliveti, mi permetto di inviare alcune mie riflessioni a cui spero qualcuno voglia dare risposte.
 
Alcune persone intervenute nel dibattito sul Suo giornale sembra non abbiano visto la trasmissione televisiva su Rete 4 visto che in questa si è parlato solo del compenso mensile del Presidente ENPAM confrontandolo con quello annuale di molti medici italiani mentre non si è parlato della gestione dei vari fondi.
 
Queste persone sostengono che i componenti del Consiglio di Amministrazione sono stati “liberamente eletti a livello nazionale” come se in altri enti e istituzioni non si venisse eletti liberamente……ed affermano che “i compensi sono stati tagliati del 10% nel 2015”  senza citare quali erano i compensi precedenti per poi paragonarli agli attuali.
 
“La riduzione del 10% dei compensi è stata deliberata nel 2015” si dice e meno male visto che il problema della discussione attuale è l’ammontare dei compensi che molti dei componenti del Consiglio di Amministrazione ENPAM realizzano, oltre che alla vita amministrativa dell’Ente, con la partecipazione alla gestione dei numerosi fondi immobiliari e delle Società in house esistenti .
 
Tralasciamo poi le incredibili disquisizioni sulle trattenute previdenziali che gravano sui compensi pari al 17,50% alle quali tutti i cittadini italiani sono sottoposti se pagano le tasse.
 
In ogni caso va detto che, ed è quello che interessa ai contribuenti dell’ ENPAM, tutte le somme corrisposte come compensi agli amministratori sono costi che l’ENPAM sostiene, e che quindi, ovviamente gravano sul patrimonio destinato alle pensioni di tutti i medici
 
Vero è che ENPAM per numero di iscritti e patrimonio gestito è una delle casse più grandi ma è anche vero che “Il costo di gestione varia indubbiamente in base alle dimensioni ma non è direttamente proporzionale ad esse”.
 
“In altri termini, oltre un certo livello l’aumento del numero degli iscritti e del patrimonio non dovrebbe comportare di per sé un aumento della complessità da gestire e dei relativi costi “ (SpencerSuart pag. 35).
Qualcuno degli intervenuti al dibattito poi si lascia andare ad ipertrofizzare il grande impegno, perizia e “responsabilità di amministratore del più grosso ente previdenziale privato”.
 
Evidentemente si pensa che amministrare l’ENPAM sia più impegnativo, anche in tema di responsabilità penali amministrative e politiche, di quanto possa essere invece il compito di amministrare una grande città nonostante, fra l’altro, i componenti del Consiglio di amministrazione ENPAM usufruiscano di una copertura assicurativa specifica annua di 1.500.000 euro oltre che farsi supportare da esperti consulenti retribuiti a ragione ovviamente a spese dei contribuenti dell’Ente.
 
Volendo fare un esempio si possono esaminare i compensi dei sindaci, specie quelli delle grandi città, il cui impegno è a tempo pieno (365 giorni su 365); il compenso dei sindaci di Milano e Napoli è di circa 96 mila euro lordi l’anno ed è stabilito per legge (Bassanini) mentre i compensi degli amministratori dell’ENPAM sono stabiliti dall’Assemblea Nazionale di cui fanno parte gli stessi componenti del Consiglio di Amministrazione.….democraticamente eletti come afferma il Presidente Oliveti.

Gli intervenuti nella discussione disquisiscono sulla bontà delle pensioni ENPAM citando tutti i vantaggi del welfare da questo Ente offerto così come penso anche tutte le altre casse e le assicurazioni siano e sono in grado di fare.
 
Essi magnificano poi la generosità dell’ENPAM nei confronti dei giovani colleghi ai quali verrebbe concesso addirittura il bonus bebè!
Per questo si può solo fare i complimenti al management dell’ENPAM; però è da dire che si incassano soldi freschi e gli eventuali vantaggi pensionistici i giovani colleghi li vedranno fra oltre 40 anni.
 
Uno degli ultimi interventi a favore dell’Ente afferma poi che “se consideriamo gli ultimi 10 anni osserviamo che mentre gli altri enti versano in enormi difficoltà previdenziali ed economici….” rischiando di creare allarmismi fra gli iscritti delle altre Casse!
 
Ma da dove vengono estrapolati queste affermazioni? C’è una relazione della Corte dei Conti che lanci simili allarmi? Non si pensa di provocare le giuste reazioni delle altre Casse tutte aderenti all’ADEP di cui è Presidente Oliveti? Le entrate ENPAM comunque è bene che si sappia: non sono un attivo di bilancio ma un debito previdenziale.
 
Sarebbe utile riportare invece quanto anno per anno (magari gli ultimi dieci…) hanno reso gli investimenti mobiliari ed immobiliari.
 
Non voglio approfittare dello spazio concessomi e quindi non mi dilungo a prendere in considerazione anche la problematica INPS che è stata sollevata.
 
Chiudo rivolgendo un appello al Presidente Oliveti e al Consiglio di Amministrazione dell’ENPAM: Egregi Colleghi prima della scadenza prossima del vostro mandato, adottate un provvedimento che tagli del 50% i vostri compensi attuali! Questo potrebbe essere un bel segnale da dare alla classe medica italiana specie quella giovanile.
 
Walter Palumbo
Medico MMG pensionato
Chieti

 
 
 
 
 
 
 

 

01 febbraio 2020
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