Anziani e disabili. I vantaggi della telemedicina
09 SET -
Gentile Direttore,
nell’ambito delle attività che si prefigge il Centro Regionale Lucano dell’Accademia di Storia dell’Arte Sanitaria (A.S.A.S. Ente morale) insieme al Centro Studi sulla Popolazione, Torre Molfese San Brancato di Sant’Arcangelo (PZ),vi è il miglioramento della condizione degli anziani in Basilicata; fra le priorità si propone l’attivazione di un servizio di Telemedicina rivolto alle persone anziani ed ai soggetti disabili.
Per dare un seguito concreto a un convegno svolto a Matera il 27 Aprile 2019, nel quale si è parlato “degli anziani”, si è pensato di coinvolgere le organizzazioni che hanno partecipato e che potrebbero mettere in pratica ciò che si è discusso al convegno circa il miglioramento dell’assistenza medica e sociale per una categoria come è quella degli anziani.
La Regione Basilicata, dovrebbe rappresentare il punto di inizio e di riferimento del progetto, anche nel rinnovamento portato dal nuovo Presidente, e, tramite l’Assessorato alla Sanità ed alla Sicurezza Sociale, renderlo fruibile sul territorio. Lo scopo è quello di monitorare gli anziani per individuare i loro bisogni, sia dal punto di vista medico che sociale, ed offrire loro un’ assistenza e cura medica ed un sostegno sostanziale in caso di patologie invalidanti, che in una certa percentuale possono presentare.
Il progetto dovrà interessare progressivamente i Comuni della Regione con:
- un censimento generale degli oltre 60 anni di età: iniziali, età, luogo di residenza, patologie preminenti;
- un censimento nei Centri Geriatrici, nelle Case di cura per Assistenza Anziani, degli Anziani curati in famiglia e di quelli che vivono soli, per verificare la assistenza e la cura e come eventualmente apportare dei miglioramenti del servizio sul territorio. Il tutto comporterebbe inoltre una riduzione della spesa sanitaria.
Infatti è stato messo in evidenza dalla
sperimentazione attuata dal Ministero della Salute e pubblicata sul Nuovo Sistema di Garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza(L.E.A.), approvato lo scorso dicembre in Stato-Regioni e che entrerà in vigore nel 2020, che la Basilicata è tra un sottogruppo di regioni che non garantiscono i livelli essenziali di assistenza con maggioranza di insufficienze evidente nell’area dei distretti, in aggiunta al problema cronico di carenza nelle aree di assistenza territoriale.
Si verrebbero in questo modo a correggere queste inadempienze e a dare ad una categoria molto fragile come è quella degli anziani una speranza di vita accettabile. E’ necessario che vengano date delle risposte concrete efficienti e rapide, affinché vengano garantiti per tutti i cittadini di tutte le regioni gli stessi diritti, dal momento l’orientamento politico attuale è quello di accentrare nelle regioni più ricche ancora più privilegi di quelli che già hanno.
Attendiamo fiduciosi una risposta in merito alla realizzazione del progetto proposto, che si prende cura di persone disagiate per motivi di salute ma anche per motivi sociali legati alla povertà. Il prossimo anno ricorre il XXV anno da quando il Centro Studi sulla Popolazione, Torre Molfese ha affrontato problemi inerenti il miglioramento sanitario e sociale della popolazione lucana; il primo convegno organizzato nel 1996 era rivolto proprio al miglioramento delle condizioni sanitarie e sociali della popolazione anziana di Basilicata.Con “Anziani Modello Basilicata” proposto si vorrebbe concludere questo iter con realizzazioni importanti per una classe di persone spesso trascurate.
Siamo fiduciosi che la Regione Basilicata, tramite i suoi organi tecnici, voglia prendere a cuore la iniziativa e siamo in attesa per una rapida risposta positiva, anche perché supportati da organizzazioni tecniche all’avanguardia nel campo della telemedicina come la GHT ONLUS di ROMA operante in tutta Italia e nel mondo a supporto di medici che lavorano in territori disagiati.
Antonio Molfese
Direttore del Centro Studi sulla Popolazione Torre Molfese S.Arcangelo
09 settembre 2019
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