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Massofisioterapisti Cem. Ministro Grillo “cercasi”

di Cosma Francesco Paracchini

26 LUG - Gentile Direttore,
vorrei ringraziare pubblicamente i funzionari del Ministero della Salute: Dott.ssa Ugenti, Dott.ssa Rinaldi e il Dott. Lupi per l’impegno ed il lavoro profuso riguardante l’estensione dei decreti attuativi previsti dall’art.1 co.537 e 538 della legge n.145 del 2018 a favore dei massofisioterapisti. Stesso dicasi per il Sottosegretario alla Salute Bartolazzi.
 
Due settimane fa si è consumato l’ennesimo incontro promosso dal Ministero della Salute a cui il CEM non ha partecipato motivando, al Ministero stesso, le proprie perplessità.
 
Oltretutto, ai vari incontri intercorsi da inizio anno, si è sempre assentato l’attore principale: la Ministra Grillo! Il CEM avrebbe partecipato all'invito ministeriale se fosse stata presente la Ministra, attualmente, l'unica responsabile della mancata firma dei decreti.
 
Lo scrivo, con la consapevolezza del ruolo svolto dai funzionari del Ministero, che oggettivamente e soggettivamente non possono in alcun modo, al pari del Sottosegretario alla Salute Bartolazzi, porre la firma sui decreti attuativi.
 
Anzi, hanno già fatto molto per tener calma la categoria, ormai in evidente fermento, anche a causa di continui proclami propagandistici e rassicuranti di chi, a suo dire, dovrebbe rappresentare i massofisioterapisti.
 
Sicché l’ennesimo incontro con chi è perfettamente conoscenza dell’apporto del CEM (si allega la proposta del 10.05.2019 quale ultimo incontro del CEM) era del tutto irrilevante lo scorso 12.07.2019 e lo sarà anche per i futuri incontri in assenza della Ministra.
 
Nel frattempo, considerata la persistente inerzia, dell’inquilino protempore di Lungotevere Ripa, in palese violazione dell’art.1 del comma 538 della legge 145 del 2018, nel non porre la propria firma sui decreti attuativi (già pronti da aprile-maggio e che abbiamo potuto verificare di persona agli incontri di quel periodo), il CEM ha depositato una diffida presso il Ministero e per conoscenza anche alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
 
Ecco la ragione per la quale l’unico faccia a faccia che avremmo gradito era con la Ministra, dalla quale avremmo voluto sentirci dire: la data di pubblicazione dei decreti ed eventualmente il contenuto degli stessi.
 
Tuttavia il CEM è stato accusato in maniera strumentale e propagandistica, da sigle contro interessate (che vorrebbero ancora far credere che erano presenti a rappresentare i massofisioterapisti), dello scempio e l’insulto istituzionale arrecato dal CEM stesso con la propria assenza.
 
A distanza di due settimane, la realtà ci riporta con i piedi per terra ed a confrontarci con l’amara verità che in nulla ha trovato conforto rispetto alla propaganda di rappresentanza: 1) dal 12.07.2019 non è apparso alcun comunicato ministeriale come al contrario hanno dichiarato tutti i rappresentanti di categoria seduti a quell’ultimo incontro. 2) Nessun comunicato (nella migliore delle ipotesi) del Presidente dell’Ordine. 3) Nemmeno la firma dei decreti che alla fine è ciò che ci interessa maggiormente.
 
Rappresentare una categoria non significa essere degli "YES MEN", a volte si ha il dovere di imporre la propria ragione e le proprie condizioni. Che non vuol dire imporre la ragione della forza ma semmai la forza della ragione suffragata da proposte concrete e non aleatorie, per di più non riscontrabili, come il proselitismo perpetrato da altri. Su questo punto il CEM è fondamentalmente diverso, rispetto ai tanti soggetti rappresentativi, poiché al sorrisino, all’ipocrisia o alla falsa diplomazia di circostanza si pone in maniera concreta e priva di fronzoli.
 
Questo atteggiamento franco e diretto del CEM potrà non piacere, ma nel lungo periodo anche le Istituzioni lo hanno preferito ed apprezzato all’atteggiamento accondiscendente di certi interlocutori. Il fallimento dell’ultimo meeting ministeriale, oltre ad essere preventivabile, ha evidenziato la debolezza e la mancanza di forza morale di chi è stato incapace a dire no ad un incontro dall’esito scontato, considerata l'assenza del Ministro.
 
Per non parlare della propagazione dei messaggi di chi già in questo momento si attribuisce il merito di un’eventuale pubblicazione dei decreti quando mai è stata depositata una proposta (se non quella del CEM in allegato PDF) e mai è stata mossa un’azione concreta come momentaneamente lo è una diffida del Comitato che rappresento e che a breve giungerà a scadenza.
 
Diffida suffragata dal fatto che anche le Organizzazioni Sindacali, di recente, ne hanno sollecitato la pubblicazione dei decreti, stante il palese ritardo che rischierebbe di non iscrivere migliaia di persone negli elenchi speciali entro il 31.12.2019. Dirò di più, le Organizzazioni Sindacali hanno richiesto un provvedimento a proroga della data del 31.12.2019 poiché già ora risulterebbe impossibile giudicare, entro fine anno, tutte le condizioni di accesso agli elenchi speciali ad esaurimento.
 
Diversamente dalle frasi fatte tanto care a qualche rappresentate accondiscendente, l’assente non ha sempre torto ma semmai, nel caso del CEM ed in questa circostanza in particolare, l’assente ci ha visto lungo e l’evidenza dei fatti è sotto gli occhi di tutti.     
 
Cosma Francesco Paracchini 
Presidente del Comitato europeo massofisioterapisti (CEM)     

26 luglio 2019
© Riproduzione riservata

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