Allattamento e aziende. La Sip non ha nulla da nascondere
di Alberto Villani
19 APR -
Gentile Direttore,
non riesco a nascondere l’imbarazzo di rispondere a una lettera che non abbia in calce un nome e un cognome di chi l’ha scritta, ma ritengo doveroso rendere più chiaro quanto da me scritto e rispondere comunque ad alcuni punti sollevati dalla
Cianb-Coalizione Italiana Alimentazione Neonati e Bambini.
Innanzitutto confermo e ribadisco la volontà di rafforzare il rapporto con le aziende nel rispetto della legalità e dell’etica, come sempre finora avvenuto da parte della Società Italiana di Pediatria. Auspico anche da parte di chi ha scritto i commenti alla mia lettera, di avvalersi del patrimonio etico, scientifico e culturale di cui sono portatrici moltissime aziende nell’interesse della salute dei bambini e non solo.
E’ sorprendente la diffidenza da parte di alcuni nei confronti delle aziende che evidentemente ai loro occhi appaiono come entità ai confini di ciò che è lecito e/o legale. Personalmente ritengo che la gran parte delle aziende che si impegnano, nel rispetto della legge, dell’etica e dedicando molte risorse ed energie alla ricerca, siano un valore per la comunità sociale e scientifica.
Laddove ci sia chi pensa cose diverse, per casi specifici, e possa dimostrarlo, farebbe bene a rivolgersi agli organi di legge competenti: ci troverà al suo fianco. Esprimo anche riconoscenza ad alcune aziende per quanto fanno, in maniera non condizionante e trasparente, per garantire occasioni di formazione e aggiornamento che altrimenti non sarebbero realizzabili nella piena autonomia e libertà da parte di una Società Scientifica come la SIP che agisce nel rispetto di tutte le normative di legge e dei valori etici, avvalendosi tra l’altro della consulenza di eccellenti legali, tributaristi e revisori dei conti.
Come Società Scientifica stiamo ultimando dei processi di accreditamento per il sostegno dell’allattamento al seno che siano gratuiti, ribadisco gratuiti (non come purtroppo avviene ora in molti casi), e condotti da Pediatri e Neonatologi di riconosciuta competenza. La Società Scientifica è senza dubbio uno degli enti più qualificati per certificazioni di buone pratiche che non possono e non devono essere “pagate” da chi le richiede.
Constato che chi ha scritto senza firmare la lettera a lei indirizzata, caro Direttore, abbia compreso che solo normative di legge che realmente consentano alle madri di essere serenamente vicine ai loro figli, rappresentino la chiave per garantire a ogni bambino il diritto di essere allattato dalla propria madre, ogni volta che questo sia possibile.
Forse dedicare tempo ed energie alla promulgazione di norme di legge in favore di maternità e allattamento come quelle presenti nei Paesi scandinavi, in quelli di lingua tedesca, in Francia e in tanti altri paesi sarebbe la chiave per favorire realmente l’allattamento al seno.
La gran parte dei Pediatri Italiani, la quasi totalità, lavora con serietà e onestà, perseguendo con determinazione la migliore salute psico-fisica di tutti i bambini. Di questo, in qualità di Presidente della Società Italiana di Pediatria sono particolarmente orgoglioso. La mortalità neonatale e pediatrica tra le più basse al mondo, l’aspettativa di vita tra le migliori al mondo, sono fatti incontrovertibili della qualità del lavoro svolto.
E’ tempo che la società nel suo complesso e la politica facciano la loro parte per conservare questo patrimonio umano e professionale, riconoscendo e rispettando i Pediatri senza attribuire loro responsabilità che non hanno o che hanno solo in parte, operando concretamente nell’interesse della salute dei soggetti in età evolutiva, dalla nascita e per l’intera vita.
La Società Italiana di Pediatria, nei suoi 120 anni di storia, ha sempre favorito la crescita culturale, scientifica e professionale dei suoi soci (oltre 10.000) ed è riconoscente a tutti coloro che hanno condiviso questo percorso, sempre nel rispetto dei valori etici e della legalità.
Alberto Villani
Presidente Società italiana di pediatria
19 aprile 2019
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