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Finalmente tra gli infermieri si discute di infermieri

di Chiara D'Angelo

30 OTT - Gentile Direttore,
 
l'Infermieristica e la sua difficile evoluzione sono da molti mesi al centro di un dibattito probabilmente senza paragone rispetto al passato.
Forse le sfide cui la professione si deve affacciare sono divenute molto più complesse, forse sta germogliando un modo nuovo di concepire, da parte degli infermieri stessi, la propria professione, forse sta cambiando il modo di partecipare alla definizione del proprio destino, forse è cambiata la relazione con le rappresentanze professionali.
 
Tanti forse ma un risultato sicuro: finalmente tra gli infermieri si discute di infermieri.
 
Il “caso” della proposta di nuovo Codice Deontologico elaborata e diffusa dal Collegio Provinciale IPASVI di Pisa è l'ultimo, ma non il solo, segnale chiaro di questo cambiamento.
 
Un cambiamento necessario, perché nuovo deve e dovrà essere il ruolo dell'infermiere nella sanità dei prossimi decenni.
Diciamo che questo inedito spirito di autodeterminazione partecipativa non è sempre ben visto, soprattutto da chi è rigidamente permeato da un conservatorismo ormai anacronistico e da una scarsa propensione sia al cambiamento che al dibattito democratico, dove si misurano le idee e non i ruoli di potere. 

Credo di interpretare correttamente l'idea di Carlotti e dei suoi collaboratori se dico che l'iniziativa è stata ed è un atto di partecipazione profonda e spontanea, peraltro frutto di un lavoro sicuramente duro e impegnativo, che si è avvalso di contributi e collaborazioni importanti e stimate e che il Collegio di Pisa ha voluto condividere con tutto il mondo dell'infemieristica, nel modo più lineare ed inclusivo che si possa intendere.
 
Il prossimo 30 novembre, Emiliano Carolotti e il suo Consiglio Direttivo hanno organizzato nell'auditorium a Pisa un Convegno sull'evoluzione della norma deontologica dal titolo "Codice deontologico: una nuova proposta per i doveri, le prerogative e il ruolo dell'infermiere del terzo millennio". 

Per i 150 partecipanti previsti relazioneranno Emiliano Carlotti stesso (in merito alla nascita della proposta), Luca Benci (sulla natura e sul valore delle norme deontologiche), Ivan Cavicchi  (sulla nuova deontologia), Tonino Aceti o un suo delegato (sul codice deontologico visto dal cittadino) e Adriano Fabris (sul ruolo della deontologia per una nuova sanità pubblica).
 
Invitata speciale all'evento la Presidente della FNC IPASVI Barbara Mangiacavalli.
 
Una ricca giornata formativa (accreditata per 8,2 crediti ECM per Infermieri, Infermieri Pediatrici e Assistenti Sanitari) in cui la deontologia verrà presentata nelle sue dimensioni giuridiche, organizzative e di impatto sulle prestazioni del sistema e del rapporto con l'utenza.
Spero che la Presidente sarà presente al Convegno, spero che finalmente si metteranno a confronto le idee, spero che finalmente si inizierà a rinunciare al pretesto del formalismo ed a ragionare in termini di proposte e di vedute.
 
Perché le idee per essere tali (buone o cattive che poi si rivelino) non hanno bisogno di formalismi. La loro assenza sì.
 
Chiara D’Angelo
Caporedattrice Infermieristicamente.it


30 ottobre 2016
© Riproduzione riservata

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