Se si tiene alla ricerca basta con i precari negli Irccs
di Alberto Spano' (Anaao)
28 OTT -
Gentile Direttore,
l’Anaao Assomed ha chiesto al Governo di garantire e promuovere lo sviluppo e l’efficienza dell’attività di ricerca sanitaria nel nostro Paese, quale parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale, da sempre ai primi posti a livello internazionale per qualità dei ricercatori biomedici, ma caratterizzata dalla pressoché totale precarietà degli addetti.
I nostri IRCCS non hanno, se non in casi marginali, una dotazione organica della ricerca, ed operano quasi esclusivamente con personale con rapporti di lavoro atipici.
Avviare un processo di stabilizzazione dei rapporti di lavoro, in presenza di ricercatori caratterizzati da elevate anzianità di servizio e dall’assenza delle basilari forme di tutela del lavoro, è perciò essenziale ed urgente, anche per porre fine alla massiccia e permanente migrazione dei nostri migliori cervelli all’estero, dove i nostri studiosi sono fortemente apprezzati e valorizzati ed ai quali vengono proposte posizioni stabili e motivanti.
Invertire il processo e porre fine ad uno stato di penalizzazione e demotivazione costante delle nostre risorse umane, è perciò necessario ed in tal senso pare fondamentale completare il percorso annunciato dal Ministro della Salute, discusso e perfezionato con l’Anaao Assomed, ma in attesa del recepimento da parte del Governo con la disponibilità delle risorse stimate per rendere possibile il processo di stabilizzazione.
Su tali basi l’Anaao Assomed ha previsto una specifica mobilitazione ed esige dal Governo una risposta esaustiva e conclusiva, caso mai motivata da nuove emergenze e da difficoltà in ogni caso non paragonabili con l’immenso valore che il rilancio della ricerca biomedica in Italia rappresenta per il Paese e per la stessa comunità europea.
Alberto Spanò
Responsabile Nazionale Dirigenza Sanitaria Anaao Assomed
28 ottobre 2016
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