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Osteopati. Quale formazione dopo riconoscimento della professione

di Paola Sciomachen

13 LUG - Gentile Direttore,
l’osteopata ha la necessità di apprendere una serie di competenze uniche e distintive, che possono essere acquisite solo attraverso un percorso formativo dedicato. Si tratta di un ampio bagaglio di conoscenze che sono state codificate e raccolte all’interno della norma CEN. Il CEN (Comitato Europeo per la Normazione/Standardizzazione) è un’associazione che riunisce gli enti di normazione di 33 Paesi europei, tra cui anche l’Italia.
 
La normativa europea EN 16686:2015, approvata definitivamente il 30 Aprile 2015, e la cui pubblicazione ufficiale è avvenuta il 31 Gennaio 2016, definisce gli scopi, la terminologia, i principi, la pratica clinica, la deontologia e la formazione idonei a una buona pratica osteopatica.
I percorsi formativi identificati dalla norma CEN sono sostanzialmente due: corso di studi (T1) di durata non inferiore a 5 anni a tempo pieno di minimo 4800 ore, di cui 1000 di tirocinio clinico, cui accedono gli studenti in possesso di titolo di istruzione secondaria (diploma di maturità); corso di studi a tempo parziale della durata di 5 o 6 anni (T2) che prevede circa 2000 ore, cui accedono gli studenti già in possesso di una laurea all’interno delle professioni sanitarie.

La finalità dei corsi è trasferire ai futuri osteopati le competenze necessarie per gestire, autonomamente o in collaborazione con altre figure sanitarie, la prevenzione, la cura e il mantenimento della salute dei pazienti. Gli studenti, oltre ad apprendere le conoscenze delle scienze di base e dei principi fondamentali dell'osteopatia, sviluppano gradualmente le competenze tecniche e le abilità manuali di cui necessitano con lezioni teorico-pratiche per assicurare l'apprendimento graduale della palpazione percettiva, abilità manuale indispensabile ad ogni buon osteopata.

Alla stesura della normativa, richiesta dalle Associazioni di osteopatia europee EFO (European Federation of Osteopaths) e FORE (Forum for Osteopathic Regulation in Europe), ha collaborato l’Italia attraverso l’UNI (Ente Italiano di Normazione), membro del CEN, e parte del comitato tecnico CEN/TC 414, istituito nell’Ottobre 2011.

Una norma europea del CEN non è una legge, e non obbliga nessuno a rispettarla. È però un riferimento europeo ufficiale e condiviso, che le diverse organizzazioni politiche possono tenere in considerazione per legiferare. L’importanza di questo documento è riconosciuta anche in Italia e rappresenta un punto di riferimento per gli osteopati, le scuole di formazione, le Istituzioni coinvolte nella definizione delle competenze e dell’iter formativo per una buona e corretta pratica osteopatica.

Il testo dell'articolo 4 del Ddl Lorenzin che riconosce l’osteopatia quale professione sanitaria demanda ai Ministeri di competenza, MIUR e Salute, la definizione del profilo, delle competenze e del percorso formativo degli osteopati, sentito il parere della Conferenza Stato Regioni, del CSS e del CUN. La norma CEN sarà il punto di riferimento e la guida di tutti gli attori coinvolti.

Paola Sciomachen
Presidente Registro Osteopati Italiani 


13 luglio 2016
© Riproduzione riservata

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