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Un bella vittoria per la dirigenza infermieristica

di Nicola Barbato

06 APR - Gentile direttore,
gli ultimi eventi hanno dato positiva risposta alle istanze del CID: la Dirigenza Infermieristica e delle professioni sanitarie è nel comparto Sanità.É infatti, stato firmato l'accordo Aran - Sindacati che riduce i comparti del pubblico impiego con la collocazione delle diverse professionalità nei quattro settori individuati. L’accordo, raggiunto con il parere positivo della maggior parte delle sigle sindacali, è da considerarsi un inizio che procederà a breve con la contrattazione specifica che dovrà valorizzare i professionisti della salute. 
 
La riduzione dei comparti da 11 a 4 comporta una ridefinizione della dirigenza sanitaria con un unico e comune contratto e con una parte specifica in cui dovranno esserne declinati diversi aspetti anche per rimodellare il concetto di assistenza e continuità delle cure e centralità del paziente quale obiettivo del sistema salute del Paese.
 
Se è stato confermato il principio per il quale la nuova definizione dei 4 comparti non produrrà nell’immediato regole uguali per tutti, è comunque altrettanto vero che sulle regole di base come ferie, malattie e permessi, saremo finalmente tutti sullo stesso piano. È necessario è auspicabile il proseguimento del dialogo e della condivisione di scopi e obiettivi con le rappresentanze sindacali anche per poter declinare le diverse funzioni della dirigenza infermieristica nell'ulteriore prospettiva dello sviluppo dei servizi territoriali.
 
Il CID si muove nella convinzione che la dirigenza infermieristica sia una leva strategica per lo sviluppo delle competenze  e delle competenze specialistiche dell’infermiere per creare nelle strutture ospedaliere e nei servizi territoriali le migliori condizioni organizzative e relazionali per costruire un buon clima organizzativo e percorsi di carriera clinici e gestionali proattivi.
 
Le affermazioni critiche della COSMED sulla dirigenza infermieristica, non fanno altro che confermare l'importanza dell’unificazione dei criteri di concorso, delle modalità e dei tempi di espletamento e dei requisiti di accesso, sull'intero territorio nazionale.
 
Infine, una ulteriore riflessione sui 300 milioni destinati dalla legge di Stabilità per il 2016 ai rinnovi contrattuali: cifra decisamente insufficiente che produrrà forti difficoltà di ripartizione nei diversi settori. Nel nuovo DEF i sindacati non potranno che sottolineare la necessità urgente di trovare ulteriori risorse economiche per tutti ma specificamente per la professione infermieristica che risulta la meno remunerata in Europa e quella con il più contenuto numero di professionisti operativi: solo 270 mila infermieri pari a 6.1 ogni 1000 abitanti (dati Health Worforce Policies in OECD Contries - marzo 2016) contro i 13 della Germania, i 9.4 della Francia, gli 8.2 dell' Inghilterra.
 
Sulla scia di questo nuovo accordo e del suo immediato impatto sul sistema salute, il CID ritiene importante porre l’attenzione anche sulla sanità privata accreditata, che, diversamente dagli altri paesi europei, non è portatrice di una sana competizione scientifica o di qualità.
 
Infine, Direttore, mi permetto un piccolo ringraziamento. La legge 251/2000, con la firma di questa notte sull’accordo ARAN – Sindacati, trova la sua prima concreta applicazione e in particolare nell'art. 6. Come non ricordare l’impegno in quegli anni del collegio IPASVI di Roma e della Federazione con Anna Lisa Silvestro insieme ai dirigenti del Ministero della Salute quali Saverio Proia, furono anche quelli anni difficili, pieni di contrasti e divisioni ma ricchi di vero entusiasmo e forte motivazioni.
 
Una legge molto contestata e ostacolata eppure legge dello Stato. Ancora oggi, come abbiamo scritto tante volte, i diversi Direttori Generali Aziendali cercano continuamente di trovare scappatoie e omissioni varie pur di non riconoscere la dirigenza infermieristica, ad oggi ancora non si comprende perché l’istituzione alta regionale, sia assessore o governatore, non interviene imponendo negli atti aziendali questa dirigenza, ora non ci sono più scuse.
 
Siamo disponibili al confronto con CGIL, CISL e UIL e altri, per comunicare i nostri progetti e le nostre intenzioni unitamente alla federazione IPASVI, ci poniamo come esperti del settore della dirigenza perché al nostro interno abbiamo le migliori esperienze di direzione infermieristica su scala nazionale ed europea.
 
Nicola Barbato
Presidente CID Italia

06 aprile 2016
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