Codice Fnomceo. Temo che Spinsanti sia stato frainteso
di Daniela Tarquini
17 GIU -
Gentile Direttore,
il motivo per cui le scrivo riguarda
l'articolo del Prof. Sandro Spinsanti sul nuovo Codice di Deontologia Medica. So che l'avete ripreso dal sito AIFA, ma il "catenaccio" che avete messo ne falsa in qualche modo la lettura.
Sono stata subito colpita dalle prime parole
“Quale deve essere la relazione di un buon medico nei confronti del malato? Opportunamente il nuovo Codice ha enfatizzato il principio di scelte fatte dal medico in “scienza e coscienza”.
Ho subito pensato che potevano dare adito a qualche fraintendimento. La conferma mi è arrivata da alcuni colleghi stupiti del fatto che Spinsanti appoggiasse smaccatamente le posizioni della FNOMCeO, che per gran parte di noi medici, devo aggiungere con stupore e incredulità, costituisce un vero passo indietro rispetto alla precedente edizione.
Ora chiunque conosca Spinsanti (e penso anche lei sia fra questi) sa bene delle sue annose battaglie sull'autodeterminazione e l'empowerment del paziente; ma certo Spinsanti non è fra le star della tv e dei media, quindi non tutti conoscono le sue posizioni. Lei potrebbe dirmi che da una lettura attenta dell'articolo, risulta chiaro il tono amaramente ironico dello stesso ( se ciò non fosse, dovremmo cominciare a pensare di mettere gli emotikon in quello che scriviamo, così da far capire che non si deve essere interpretati letteralmente!!).
Certo questo è un problema di chi legge e non di chi pubblica, ma ripeto, la frase iniziale del "catenaccio" può avere avuto una certa responsabilità e questo mi dispiace doppiamente: per Spinsanti, che è stato frainteso, e per il messaggio che l'articolo portava. Cioè che è estremamente grave che nel 2014 la FNOMCeO ritorni su posizioni dell'era paternalistica nella relazione medico-paziente, ignorando i passi che erano stati fatti, e che ritenevamo ormai definitivamente assodati, dalla FNOMCeO stessa, dal CNB, dalla giurisdizione ( per non parlare del resto del mondo civile), sul principio di autonomia delle scelte di cura da parte del cittadino.
Daniela Tarquini
Coordinatrice del GdS dei Bioetica e Cure Palliative della SIN
Gentile dottoressa,
la ringrazio per il suo intervento. Anche se, devo dire, fin dal titolo del pezzo,
"Tanta ombra sotto il sole", mi sembra che il pensiero di Spinsanti sul nuovo Codice dei medici non possa lasciar adito a dubbi, pur nella delicatissima ironia che il nostro ha scelto per muovere le sue, non certo "leggere", osservazioni.
C.F.
17 giugno 2014
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