Gentile direttore,
Il 9 gennaio, una delegazione dell’Associazione Medici e Odontoiatri liberi professionisti, AMOlp, rappresentata dai dottori Sergio Di Martino, Loredana Costabile, Paola Fusaro e Gianluigi Rosi è stata ricevuta dal presidente AIFA Roberto Nisticò. Durante l’incontro la delegazione di AMOLp ha posto l'attenzione sulla seria problematica dei medici liberi professionisti, per i quali è attualmente precluso l'accesso ai piani terapeutici. Tale limitazione rappresenta un grave disagio per i cittadini che a loro si rivolgono, costretti inevitabilmente ad ingolfare in modo significativo le già lunghe liste di attesa per visite ambulatoriali, i reparti di degenza ordinaria e spesso i Pronto Soccorso, con un ulteriore carico sul lavoro già gravoso dei colleghi del pubblico.
La rappresentanza dei medici liberi professionisti, ha sottolineato come l'impossibilità ad accedere alla prescrivibilità, attraverso i piani terapeutici, di farmaci fondamentali come i nuovi anticoagulanti orali, gli anti diabetici di ultima generazione, le associazioni di farmaci per l’asma, i farmaci biologici (solo per citarne alcuni di una lunga lista), può determinare non solo un pericoloso ritardo nell’inizio di terapie fondamentali per la cura dei loro pazienti, ma di fatto una incomprensibile differenza tra coloro che si rivolgono alla sanità pubblica e coloro che si rivolgono alla sanità privata. E’ stato sottolineato come il codice deontologico impegni ogni medico alla tutela della salute individuale, con il principio inviolabile di garantire ad ogni paziente la migliore opzione terapeutica disponibile. Tuttavia, spesso i medici privati, impossibilitati alla prescrizione di farmaci con piano terapeutico, potrebbero essere costretti, loro malgrado, a ripiegare su altre opzioni terapeutiche meno innovative e potenzialmente meno efficaci col concreto rischio di andare in conflitto col codice stesso.
Sergio Di Martino
Presidente Amolp (Medici e odontoiatri liberi professionisti)