Gentile direttore,
la Camera dei Deputati ha approvato il decreto Milleproroghe, senza prevedere la norma che possa prorogare i contratti dei precari dell’Agenzia Italiana del Farmaco. Purtroppo eravamo ben consapevoli che dagli emendamenti licenziati dalla Commissione Affari Costituzionali non vi era nessuno spiraglio, anche se confidavamo nella presentazione di quelli governativi. Nulla è stato fatto, noi lavoratori precari, anzi ormai potremmo definirci ex lavoratori, siamo a casa senza stipendio e senza orizzonte temporale di ripresa dell’attività lavorativa.
Comunque, nella tragicità della nostra condizione, una buona notizia dai lavori parlamentari è uscita. Sono stati presentati due distinti ordini del giorno, il primo (9/01633-A/007) a firma Ciocchetti (FDI), ed il secondo (9/01633-A/019) a firma Furfaro – Stumpo (PD), che chiedevano al Governo di impegnarsi a risolvere la nostra situazione.
Il Governo, nel tramite della Sottosegretaria di Stato per l’Economia e la Finanza On. Savino, ha accolto entrambi gli ordini del giorno con la seguente riformulazione: “a valutare la possibilità di adottare tempestivamente ogni misura necessaria volta a consentire ad Aifa la proroga dei contratti atipici e a valutare la possibilità di individuare una soluzione, anche normativa, che, compatibilmente con i princìpi ordinamentali in materia di pubblico impiego, consenta di stabilizzare i lavoratori parasubordinati che da oltre 13 anni lavorano per Aifa, in conformità al diritto dell'Unione europea (Direttiva 1999/70/CE)”.
Precari Aifa