Gentile Direttore,
è necessario accelerare per dotare il Paese di una legge sul contrasto dei disturbi alimentari. Ce lo dicono i dati, in drammatico aumento, e le proteste che hanno visto protagonisti gli studenti in tutta Italia nelle scorse settimane. I Dca colpiscono più di 3 milioni di persone in Italia e nella maggior parte dei casi si tratta di giovani tra i 16 ed i 25 anni. La metà soffre di anoressia, il 20,2 per cento di obesità, il 19,9 per cento di bulimia nervosa e l'1,9 per cento di Arfid, il disturbo evitante-restrittivo dell'assunzione di cibo. Sono numeri drammatici che richiedono con urgenza un intervento legislativo. Insieme al gruppo del Partito Democratico al Senato abbiamo depositato un disegno di legge che punta a rafforzare i sistemi territoriali di presa in carico delle persone con disturbi del comportamento alimentare (Dca) e mira a reintrodurre le risorse tagliate con l’ultima legge di Bilancio.
La scarsa presenza di centri specializzati e la loro non omogenea collocazione sul territorio nazionale non consente una reale, adeguata e tempestiva presa in carico di questi giovani e delle loro famiglie. Su questo si concentra la nostra proposta legislativa, prevedendo interventi sulle reti territoriali per la diagnosi precoce e la prevenzione, con campagne mirate che dovranno interessare le comunità educanti e le famiglie. Una iniziativa che si è resa necessaria perché il disegno di legge proposto sul tema dai partiti di maggioranza ha invece come unico scopo l’introduzione di un altro reato, l’istigazione all’anoressia, e non tiene conto dell’importanza della sanità territoriale in questa sfida. Accanto alla prevenzione riteniamo di fondamentale importanza rafforzare la strada della giusta cultura dell’alimentazione, anche prevedendo che l’educazione alimentare arrivi all’interno delle scuole, inserendola come materia obbligatoria nei programmi di insegnamento scolastico.
E’ del tutto evidente che per perseguire questi obiettivi sia necessario partire dalla dotazione stabile di risorse economiche. Segnaliamo su questo le contraddizioni del Ministro Schillaci, che prima ha tagliato le risorse nella Legge di Bilancio, adducendo la ragione di un mancato utilizzo che è stata smentita dai dati delle Regioni, e poi è tornato a finanziare il Fondo nel decreto Milleproroghe. Siamo convinte che sia necessario mettere fine ai balletti e garantire fondi certi. Solo così si potrà fare un passo in avanti concreto per sostenere chi combatte la propria personale battaglia contro i Dca.
Ylenia Zambito
Senatrici Pd