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La Commissione Ministeriale su Dm 70 e il Dm 77 ed i “pensieri” sugli Infermieri stranieri del Ministro Schillaci

di Marcello Bozzi

30 GIU -

Gentile Direttore,
prendo atto dal Giornale da Lei diretto della attivazione della Commissione Ministeriale (tavolo tecnico) su DM 70/2015 e DM 77/2022 e delle affermazioni fatte dal Sig. Ministro Prof. Schillaci relativamente agli Infermieri stranieri per superare le criticità al momento in essere.

In qualità di Segretario dell’Associazione Nazionale dei Dirigenti delle Professioni Sanitarie (ANDPROSAN) – associata COSMED – non posso che apprezzare le attenzioni del Sig. Ministro alle problematiche di riorganizzazione del sistema ospedaliero e dei servizi territoriali, nonché alle pesantissime problematiche riguardanti la carenza di personale assistenziale (Infermieri e Operatori Socio Sanitari) … ma ritengo opportuno rendere evidenti anche altre “linee di pensiero”, e proposte per un sereno confronto sulle questioni presentate.

Relativamente alla Commissione Ministeriale che dovrà lavorare su DM 70/2015 e DM 77/2022:

In termini propositivi, prima di pensare alla riorganizzazione del sistema ospedaliero e ancora prima di attivare Commissioni di così alto valore, forse sarebbe stato utile “fotografare” l’esistente, tenendo presente che l’allora Ministro Lorenzin (firmataria del DM), proprio per andare incontro alle esigenze delle comunità, aveva previsto criteri di riferimento minimi (che davano come risposta una necessità di strutture più elevata) e massimi (che davano come risposta una minore necessità di strutture rispetto al valore precedente). Un approfondimento riportato da QS a novembre 2019, riguardante la comparazione tra requisiti minimi del DM 70 e strutture presenti (dati Ministero Salute) aveva evidenziato una eccedenza di oltre 600 strutture (reparti di degenza).

Il dato potrebbe essere in difetto, stante il comportamento di molte Aziende che hanno posto in essere artifizi per favorire il mantenimento dell’esistente (deliberazioni di accorpamenti di più reparti, distribuiti in ospedali diversi, in un unico ospedale … ma per il DM 70/2015 “uno vale uno”).

Pertanto, prima di dire “cosa manca” potrebbe risultare necessario:

Lo stesso percorso deve riguardare le strutture territoriali dove, prima di dire cosa manca, è necessario seguire lo stesso percorso metodologico seguito per la parte ospedaliera, ricordando che:

Sicuramente delle criticità … ma anche tanti punti di forza che danno valore al SSN.

Relativamente alle criticità e alle necessità assistenziali, e all’ipotesi del Sig. Ministro di acquisire risorse assistenziali da paesi stranieri, ritengo opportuno evidenziare alcuni aspetti:

Forse, prima di pensare a forme di recruiting dall’estero, è necessario rivedere le nostre attuali organizzazioni e, prima ancora, i contratti di lavoro.

È il momento di decisioni forti e coraggiose, non tanto per questioni “politiche e partitiche” quanto per una correttezza nella risposta ai nuovi bisogni della popolazione e alle nuove necessità di funzionamento delle strutture.

Marcello Bozzi

Segretario ANDPROSAN – Associata COSMED



30 giugno 2023
© Riproduzione riservata

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