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Pnrr. Ancora una volta figli e figliastri

di Elisa Petrone

06 MAR - Gentile Direttore,
come Sindacato maggiormente rappresentativo della dirigenza delle funzioni tecnico amministrative del Servizio Sanitario Nazionale (ingegneri ed architetti, capi del personale e provveditori, direttori amministrativi di distretti e presidi ospedalieri, avvocati e informatici) siamo estremamente preoccupati della incomprensibile esclusione della Sanità dalle disposizioni dell’art 8 del decreto legge n° 13 del 24 febbraio scorso.

La norma, nella giusta preoccupazione di dare impulso all’attuazione del PNRR attraverso la rimozione di divieti e tetti al trattamento economico di quei dipendenti (e dirigenti) pubblici sulle cui spalle ricade in gran parte la sua buona riuscita, è indirizzata esclusivamente agli enti locali.

Eppure la missione 6 del PNRR – che vale circa 15 miliardi di euro – impone pari gravosità sulle spalle proprio della dirigenza tecnico amministrativa della Sanità, gia da tempo sotto pressione ad iso risorse, e non solo di personale.

Dal 2014 anche i dirigenti tecnici del SSN non hanno più titolo agli incentivi tecnici ed anche la dirigenza tecnico amministrativa del SSN non ha avuto finora (contrariamente alla dirigenza ministeriale ed alla dirigenza sanitaria) alcuna deroga al tetto del trattamento accessorio che blocca i fondi contrattuali al 2016.

Non solo: per il rinnovo del Contratto Nazionale di lavoro 2019/2021 (scaduto da oltre 3 anni) non solo non sono ancora iniziate in ARAN le trattative negoziali – contrariamente a quanto sta avvenendo per dirigenti ministeriali e per la dirigenza sanitaria – ma i competenti Comitati di Settore ad oggi non hanno nemmeno emanato il dovuto atto di indirizzo sulla base del quale ARAN può avviare le trattative negoziali.

Fedir, a tutela dei propri rappresentati, ha gia presentato in Senato i propri emendamenti per derogare al tetto dei fondi e per estendere gli incentivi tecnici sui lavori del PNRR 3 anche alla dirigenza del SSN.

Ma una domanda ogni giorno di più si fa largo nelle nostre menti: perché più passa il tempo e più passano i governi e più il SSN (ed in particolare il personale tecnico amministrativo dirigenziale e non) scompare dal radar dei nostri decisori politici?

E’ legittimo pensare a questo punto che sia una scelta precisa nel senso di smantellare – anche attraverso il depotenziamento della sua struttura tecnico amministrativa – il servizio sanitario pubblico? Non è infatti marginale che essa funzioni adeguatamente proprio per la buona riuscita del lavoro di medici ed infermieri!

Ovviamente ci auguriamo di sbagliarci.

Il Governo dia un segno in tal senso ed accolga allora gli emendamenti Fedir sul PNNR 3. I Comitati di Settore – da parte loro - sblocchino gli atti di indirizzo per permettere l’avvio del rinnovo contrattuale anche per l’Area Funzioni Locali.

Elisa Petrone
Segretario Generale Fedir

06 marzo 2023
© Riproduzione riservata

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