Appello al Governo per rinvio elezioni RSU del Pubblico impiego: assurdo farle in piena pandemia
di Andrea Bottega
26 GEN -
Gentile direttore,
tra cinque giorni, il 31 gennaio 2022, avranno inizio le procedure per eleggere le RSU (rappresentanze sindacali unitarie) nel pubblico impiego. Stiamo parlando di un appuntamento che coinvolge più di due milioni di persone, tutti soggetti che garantiscono i servizi pubblici, anche essenziali come la sanità.
Iniziano ora, in piena quarta ondata, perché una norma di legge lo prevede. L’art. 31-quinquies del Decreto-legge 28/10/2020, n. 137, convertito con legge 18 dicembre 2020, n. 176, infatti, così recita: “Le elezioni relative al rinnovo dei predetti organismi di rappresentanza si svolgono entro il 15 aprile 2022”.
La scadenza naturale sarebbe stata nel 2021 ma, in piena pandemia, il governo ha ritenuto di mantenere in carica le attuali RSU e rinviare di 12 mesi il loro rinnovo. Purtroppo, passato un anno, la situazione nel Paese non è cambiata, ma in mancanza di una norma ad hoc saremo costretti a svolgere le procedure di rinnovo durante uno stato di emergenza e con i contagi che galoppano.
Non riesco davvero a comprendere come ciò sia possibile e possa essere permesso. Da un lato, infatti, tali procedure implicano necessariamente l’accesso di una molteplicità di persone nei luoghi di lavoro, anche ove non è permesso entrare, dall’altro le elezioni RSU dovrebbero essere un momento di democratica partecipazione che comunque l’attuale situazione non permette. Il buon senso dovrebbe suggerire a tutti, e sopratutto al Governo, che non conviene a nessuno svolgere le elezioni di questi tempi.
La nostra confederazione di riferimento CGS (Confederazione Generale Sindacale)
ha scritto ai ministri competenti e alla Presidenza del Consiglio per chiedere un intervento normativo che rinvii a tempi migliori l’appuntamento elettorale, ma ad oggi non abbiamo ancora ricevuto risposta.
Senza un ripensamento, è del tutto evidente che non sarà garantita la tutela della salute dei lavoratori, e inoltre saranno a rischio gli stessi servizi ai cittadini che potrebbero essere compromessi da un eventuale incremento dei contagi, ma che sicuramente saranno ridotti per più giorni proprio a causa delle stesse elezioni, tra personale impegnato nella campagna per le RSU, personale ai seggi e personale nelle commissioni elettorali.
Mi chiedo come faranno Governo e Regioni a spiegare tutti i disagi che saranno inevitabilmente arrecati ai cittadini. E soprattutto come giustificheranno quelli che subiranno le persone che hanno bisogno di cure.
Andrea Bottega
Segretario nazionale Nursind
26 gennaio 2022
© Riproduzione riservata
Altri articoli in Lettere al direttore