Inaugurato il nuovo Pronto Soccorso di Subiaco
Il progetto è stato realizzato grazie a un finanziamento regionale complessivo di circa 500mila euro che ha riguardato sia l’adeguamento del Pronto Soccorso, sia la realizzazione di una nuova elisuperficie intitolata alla memoria di Luciano Romanzi, Sindaco di Licenza, Vicepresidente Uncem Lazio e Presidente della Comunità Montana dell’Aniene, deceduto per Covid lo scorso aprile.
28 GIU - Inaugurato questa mattina dall’assessore alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio,
Alessio D’Amato il nuovo Pronto Soccorso dell’ospedale “A. Agostini” di Subiaco. Presenti anche il Direttore generale della ASL Roma 5,
Giorgio Giulio Santonocito e il presidente del Consiglio regionale,
Marco Vincenzi. Il progetto è stato realizzato grazie a un finanziamento regionale complessivo di circa 500mila euro che ha riguardato sia l’adeguamento del Pronto Soccorso, sia la realizzazione di una nuova elisuperficie.
“Nel Lazio – dichiara in una nota l’assessore
Alessio D’Amato - stiamo portando avanti un grande progetto di rinnovamento delle strutture sanitarie presenti sul territorio. In questo ultimo anno e mezzo, l’emergenza Covid ci ha impegnati moltissimo, ma ci ha anche spinti a ripensare una nuova sanità, proiettata nel futuro. L’adeguamento del pronto Soccorso, con tecnologie all’avanguardia e la creazione di un’elisuperficie, vogliono soddisfare al meglio le esigenze dei cittadini, rendendo migliore la qualità delle cure e del lavoro. È stato anche grazie a presidi ospedalieri come quello di Subiaco se oggi la situazione pandemica è migliorata, il Servizio Sanitario Regionale non ha smesso un momento di lavorare. Oggi siamo in un’importante fase della campagna vaccinale, abbiamo superato i 5 milioni di dosi somministrate, circa 2 milioni di cittadini hanno completato il ciclo vaccinale, ci avviciniamo rapidamente verso l’immunizzazione del 70% della popolazione regionale, ed è grazie al lavoro indispensabile di tutte e tutti se stiamo procedendo spediti”.
“È in atto una importante azione di rinnovamento delle strutture ospedaliere aziendali sia dal punto di vista strutturale che tecnologico. L’ospedale di Subiaco – commenta il Direttore generale della ASL Roma 5,
Giorgio Giulio Santonocito - nel corso del tempo, è stato oggetto di diverse progettualità, in atto e in procinto di essere avviate. Ha dato un importante contributo all’emergenza COVID. A supporto del nuovo Pronto Soccorso ci sarà anche una nuova TAC 128 slide, la cui procedura di affidamento è in corso di ultimazione e che deriva da un finanziamento accordato dalla Regione Lazio. Ringrazio la Regione per il sostegno e i nostri tecnici e professionisti per il lavoro svolto e i risultati raggiunti”.
Il progetto ha riguardato la razionalizzazione degli spazi esistenti, un adeguamento dei percorsi e un ammodernamento in termini tecnologici ed impiantistici coerente con gli ingressi annui che sono quantificabili in circa 6mila l’anno. In particolare, spiega la nota dell’assessorato alla Sanità e Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, il nuovo Pronto Soccorso ora offre ai cittadini 1 nuova sala d’attesa e 1 zona osservazione pazienti, nuovi servizi igienici, e 2 box dedicati alla visita. Inoltre, mediante l’ampliamento della camera calda e il dislocamento dell’ingresso è stato possibile creare un novo un locale per piccoli interventi di primo soccorso, opportunamente dimensionato e rispondente a tutti i requisiti impiantistici previsti dalle normative di settore. Il Pronto Soccorso di Subiaco è stato dotato anche di 2 posti letto Covid attrezzati per il monitoraggio di pazienti più critici.
Con il finanziamento regionale è stato possibile anche realizzare l’elisuperficie, oggi pienamente funzionante, che è andata a compensare la richiesta emergenziale di questa particolare area montana, ad oggi supportata nell’Area Emergenza della Regione Lazio. La nuova piattaforma è stata intitolata alla memoria di
Luciano Romanzi, Sindaco di Licenza, Vicepresidente Uncem Lazio e Presidente della Comunità Montana dell’Aniene, deceduto lo scorso aprile per Covid.
Tutti i lavori, evidenzia la nota regionale, “sono stati predisposti in modo tale da non comportare in nessun momento il blocco del reparto, per questo motivo si è scelto di procedere per fasi lavorative distinte, per permettere cioè una parziale delocalizzazione delle funzioni in relazione all’area occupata permettendo di usufruire degli spazi a disposizione per il dislocamento dei macchinari e dei pazienti. Grazie a questa soluzione per “fasi” sono rimaste operative le aree assoggettate ad interventi di Pronto Soccorso e non sono state interrotte le operazioni di routine previste per tali ambient”i.
28 giugno 2021
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