Violenza di genere. Regione Lazio e Procura di Tivoli firmano protocollo
L’obiettivo è rafforzando la rete dei soggetti coinvolti nel contrasto del fenomeno (istituzioni giudiziarie e sociosanitarie, psicologi, Regione e associazioni) avviando, al contempo, un nuovo progetto per rimuovere gli ostacoli e gli elementi esterni che a volte possono indurre la vittima a ritrattare, ridimensionare o ritiro la denuncia. Zingaretti: “Sono molto orgoglioso”.
25 GIU - Aiutare le donne vittime di violenza rafforzando la rete dei soggetti coinvolti nel contrasto del fenomeno – le istituzioni giudiziarie e sociosanitarie, l’Ordine degli psicologi, la Regione Lazio e le associazioni che lavorano con autorevolezza per il contrasto della violenza maschile sulle donne e per la presa in carico delle vittime - è l’obiettivo con cui nasce il “Protocollo d’intesa per la realizzazione di un’azione integrata per l’incremento della protezione delle vittime di reato, in condizione di particolare vulnerabilità e di violenza di genere”.
Il Protocollo è stato firmato dal Presidente della Regione Lazio,
Nicola Zingaretti; dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Tivoli,
Francesco Menditto e dal Direttore Generale della Asl Roma 5,
Giorgio Giulio Santonocito. Ha partecipato anche l’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazio,
Enrica Onorati.
“Sono molto orgoglioso di questo appuntamento - ha commentato il presidente
Nicola Zingaretti - perché questo è un atto molto concreto: le donne che subiscono violenza, fisica o psicologica, troppo spesso scivolano nella solitudine ed è dentro questa dimensione che si rischia di restare dentro la violenza senza possibilità di riscatto. In questo senso Tivoli è un modello, lì dove una rete forte delle istituzioni è capace di far fronte alle sfaccettature di questo fenomeno. La firma di oggi è dunque uno sviluppo di questa collaborazione per fornire alle donne un interlocutore credibile dello stato, dentro un quadro sinergico, che sarà ampliato anche con il coinvolgimento dell’ordine degli psicologi e i servizi antiviolenza per una presa in carico completa”.
“La Regione - ha proseguito Zingaretti - in questi anni ha fatto molto per sostenere percorsi di fuoriuscita, dentro la strategia delle 3 P, Prevenzione, Protezione e Parità: dalle campagne di sensibilizzazione in particolare tra i ragazzi delle scuole, dunque, passando per il rafforzamento delle case rifugio e dei centri antiviolenza. Stiamo inoltre formando 4 mila operatori e operatrici sociosanitari, e abbiamo anche sostenuto 150 donne con un contributo fino a 5 mila euro per riavviare la loro indipendenza e stiamo lavorando con Ater affinché possa avere risposta il loro diritto alla casa".
“Il fenomeno della violenza di genere, della violenza maschile contro le donne è ancora una piaga del nostro tempo”, ha aggiunto l’Assessora alle Pari Opportunità della Regione Lazio
, Enrica Onorati. "La violenza non fa distinzione di estrazione sociale, di nazionalità di provenienza, di lingua parlata, di religione di appartenenza, di regione, città o paese. Colpisce le donne. Per far fronte a questo ignobile fenomeno c’è solo una possibilità: fare rete. Questo è l’obiettivo della firma del protocollo di questa mattina: costruire una rete di istituzioni capace di garantire protezione e di tutelare le vittime per individuare la violenza, per curarne le ferite, per offrire alle donne una via d’uscita e per accompagnarle verso una nuova vita”, ha concluso Onorati.
Si tratta di un accordo che permetterà di potenziare lo Sportello Spazio Ascolto e Accoglienza Vittime Vulnerabili rivolto alle donne vittime di violenza, realizzato con il contributo della Regione Lazio, presso il Tribunale di Tivoli, e di avviare un nuovo progetto per rimuovere gli ostacoli che a volte possono condurre alla ritrattazione, al ridimensionamento o al ritiro della denuncia da parte delle donne vittime di violenza.
In particolare, sintetizza la nota della Regione, il protocollo prevede di:
- incrementare l’attività dello Spazio Ascolto e Accoglienza Vittime Vulnerabili istituito presso il Tribunale di Tivoli;
- avviare uno specifico progetto, con il coinvolgimento dell’Ordine degli Psicologi del Lazio e della rete dei servizi antiviolenza presenti sul territorio, diretto a evitare la ritrattazione, il ridimensionamento o il ritiro della denuncia/querela da parte delle donne vittime di violenza a causa di elementi esterni che ne alterino potenzialmente le scelte; un progetto che mira a sostenerle nel ruolo processuale di persone offese, rilevando fattori e condizioni di vulnerabilità, attivando un sistema di supporto integrato al fine di evitare la vittimizzazione secondaria; nonché attivando un percorso rivolto alla consapevolezza, all’autodeterminazione e alla presa di distanza da condizionamenti ambientali e familiari che possano ostacolare scelte autonome, anche nell’interesse delle figlie e dei figli;
- fornire il supporto di competenza ai Magistrati del Gruppo di Lavoro della Procura di Tivoli che si occupano del contrasto alla violenza di genere e alla sezione di polizia giudiziaria istituita presso la Procura con le medesime finalità;
- coordinare le azioni nell’ambito del progetto Codice Rosa avviato presso la ASL Roma 5;
- prevedere nuove azioni da modulare anche sulla base delle criticità rilevate, grazie al lavoro della Procura di Tivoli tra cui l’emersione della violenza di genere, le difficoltà e i bisogni delle vittime, la necessità di formazione ed informazione, la sensibilizzazione della comunità;
- implementare e sistematizzare la raccolta dati (scheda di rilevazione regionale);
- incrementare la formazione delle operatrici e degli operatori del settore in una prospettiva di tutela delle vittime di reato.
“Il protocollo - conclude la nota della Regione - rappresenta un ulteriore e importante passo nel contrasto della violenza maschile sulle donne nel Lazio. Viene così rafforzata la rete dei soggetti impegnati in prima linea e si ampliano gli strumenti a disposizione. In questo modo viene data ulteriore forza alla protezione e al sostegno delle donne vittime di violenza nel territorio del Lazio”.
25 giugno 2021
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